SU TZOONE IL FUTURO DEL CALCIO DILETTANTISTICO
Il portale ha ospitato una teleconferenza con tanti ospiti: per la Basilicata, hanno partecipato il presidente lucano Lnd Rinaldi e il vice presidente Adise Galasso
L’emergenza Covid-19 sta colpendo duramente le arterie del nostro Paese. Una tra queste è il calcio dilettantistico, la cui funzione sociale è fondamentale per le aree locali. Accanto al calcio professionistico, risulta doveroso dare voce ai protagonisti del ‘’cuore del calcio’’. Tzoone, il network professionale del calcio, ha organizza to una conference call, che si è svolta ieri pomeriggio in diretta sui canali social di tzoone.com.
Per chi non lo conoscesse, tzoone è un portale online che consente ad atleti e atlete, club, procuratori, presidenti, segretari, direttori sportivi, figure medico-sportive, giornalisti e chiunque lavori nel mondo del calcio maschile e femminile, di mettersi in contatto in modo semplice e veloce tramite la creazione di profili professionali e schede tecniche aggiornate. Nella diretta, insieme ai vertici istituzionali dei comitati regionali di Veneto, Campania, Calabria e Basilicata, Aic, Adise Palermo Calcio e Usd Africo 1981 in rappresentanza dei club che hanno discusso di svariati temi legati al mondo del Calcio fra cui il Covid-19 e scenari futuri per il calcio dilettantistico: quando e come ripartire, gli aspetti tecnici, organizzativi e burocratici nella gestione della ripartenza, con uno sguardo a prospettive e realtà regionali eterogenee e il ruolo della tecnologia a supporto delle piccole realtà locali, di atleti e addetti ai lavori, nel superamento della crisi attuale. Per la Basilicata, hanno partecipato il presidente della Lega Nazionale Dilettanti Pietro Rinaldi e il vice-presidente dell’Associazione Italiana dei Direttori Sportivi Rocco Galasso.
Il presidente Rinaldi è intervenuto sulla situazione attuale, auspicando una eventuale ripartenza corale dei campionanti e non “differita” da regione a regione o, quanto meno, «far partire prima le regioni del nord e poi queste del Sud». Il presidente, si è poi espresso sulle modalità di fine stagione: «È difficile prevedere il futuro, ma dobbiamo iniziare a lavorare da subito se ci dicono che non possiamo riprendere i campionati, per trovarci più o meno in linea nella prossima stagione. Dobbiamo essere uniti per cercare insieme di risolvere i problemi».
Il presidente Lnd lucano, si è poi espresso anche sulla difficile “sopravvivenza” che lo stop per l’emergenza pandemica ha comportato per le squadre dilettantistiche, soprattutto in una regione “piccola” come la Basilicata: «Dobbiamo sperare che non ci sarà, nel prossimo futuro, una maggiore incidenza epidemica. Dobbiamo sperare, altrimenti si rischierebbe di chiudere tutto perchè non ci sarebbero risorse sufficienti. Per questo, e non solo per questo, mi appello ai cittadini e al loro impegno nell’evitare il diffondersi del virus». Il vice-presidente Adise Rocco Galasso, ha anch’egli espresso la sua visione, da esperto del settore, riguardo il futuro del Calcio dilettantistico. Galasso ha, in prima battuta, sottolineato l’importanza del dotarsi, da parte delle società, di dirigenti sportivi preparati e formati: «È importantissimo avere personale qualificato anche nel settore dilettantistico, ma deve ancora prendere piede la figura del collaboratore alla gestione sportiva, che può essere un valido aiuto per i presidenti della società, dal momento che i titoli di ammissione èe il percorso di formazione oltre che poi di aggiornamento mette in condizioni queste figure di essere senz’altro un “braccio destro” significativo, soprattutto quando si tratta poi di gestire delle realtà che magari presentano delle problematiche». Galasso si è poi espresso anche sul futuro: «Alcune squadre potrebbero riuscire a fermarsi – nel caso in cui non arrivasse una direttiva precisa del governo – ma altre invece avrebbero difficoltà ad applicare protocolli che sono gli stessi per tutte le serie calcistiche. La salute va garantita per tutti i professionisti alla stessa maniera e quelle misure così importanti possono essere perseguite e sono possibili per alcune realtà, per altre no. Per cui, credo che nel consiglio di Lega bisognerà capire quante società realmente sono in grado di poter riprendere a queste condizioni di sicurezza e quante avranno difficoltà» ha concluso Galasso.