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BARI, NIENTE FESTA SAN NICOLA

Decaro: la più grande rinuncia per i baresi. Accesso regolamentato nelle giornate clou


Niente Corteo storico, niente processione, niente barche a mare. Bancarelle, luminarie, pellegrini. Niente. Anche la festa Nicolaiana di maggio si arrende alre dure restrizioni di vita imposte dal Coronavirus. Il colore della festa di maggio si spegne nel grigio della quarantena e consegna la festa del patrono alla sola solennità religiosa.

Ma come si consumeranno le celebrazioni del patrono sia pure nelle strette maglie del contenimento del contagio? Il perimetro dei festeggiamenti (se così possiamo ancora chiamarli) è stato definito ieri mattina nell’ambito di un Comitato per l’ordine pubblico tenuto in Prefettura al quale hanno preso parte sindaco, prefetto, vertici delle forze di polizia e il rettore della Basilica. Un vertice chiamato a decisioni come sempre dolorose: l’esperienza nicolaiana è intimamente connessa alla baresità, un simbolo di fede ma anche un marchio turistico e dunque economico. Un ulteriore ridimensionamento, insomma, per l’economia cittadina già in stato di pesante sofferenza.

Nessuna manifestazione pubblica, come già detto. Tutto il rituale collettivo solitamente consumato tra la città vecchia e il mare è stato cancellato. Anche le messe saranno celebrate senza fedeli (la Diocesi deciderà se trasmetterle in streaming come già sperimentato per i riti della Settimana Santa).

Sarà tuttavia possibile la preghiera individuale in Basilica, ma anche qui alcuni particolari sono ancora da mettere a punto. I Padri Domenicani, d’accordo con le forze di polizia, dovranno adottare nei prossimi giorni un modello di controllo per l’accesso in Basilica. Sarà presumibilmente contingentato il numero di fedeli che potrà chiudersi in preghiera tra i banchi vuoti. Allo stesso modo, il 9 maggio, il prelievo della manna dalla tomba di San Nicola sarà fatto dai soli Domenicani comunque sottoposti alle ben note misure di distanziamento.

Una «festa» insolita, inedita. Forse più triste, per certi versi più intima, ma necessaria vista la prolungata quarantena a cui i baresi si stanno sottoponendo (non senza i soliti concittadini poco inclini alla disciplina.

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