NUOVO DISCO PER IL “LUCUS TRIO”
Dedicato a Bragato e Piazzolla, Bove, Russillo e Parente abbattono le distanze con la musica ed un CD tutto nuovo
In un momento particolarmente buio, viene alla luce un nuovo lavoro: il Lucus Trio, dedica un nuovo CD a due grandi compositori italo argentini: Josè Bragato e Astro Piazzolla. Il Trio, composto da Rocco Russillo Alessandro Bove, Francesco Parente, è nato all’interno dell’Officina Musicale 52 di Brienza al fine di diffondere il loro operato oltre le mura della scuola.
L’idea è antecedente a questo momento storico. Nasce con la volontà di far conoscere la figura di J.Bragato, musicista italo-argentino sia dal punto di vista compositivo, sia dal punto di vista di arrangiatore dei brani di Piazzolla ed il legame che ha contrassegnato i due musicisti.
Il Cd ha un filo conduttore sebbene ogni brano abbia una sua storia. «Nella prima parte del disco le composizioni di Bragato sono legate da uno “stile” ma ogni brano è a se stante; nella seconda parte troviamo “Las cuatro estaciones portenas” che possono essere considerate una ‘composizione unica’ di Piazzolla e Bragato in veste di arrangiatore per trio» chiarisce Alessando Bove.
“Officina” è stata sin da subito contenitore/promotore e “casa” delle attività del trio; «realtà del territorio, che può vantare settanta iscritti, fondata dal violoncellista del trio M° Francesco Parente sei anni fa, luogo di incontro tra musicisti e “giovani leve” con una grande passione per la musica e che quindi, di reciproca influenza» spiega Bove.
«Chi fermerà la musica? -Scrive Parente- Hanno fermato i concerti e noi raggiungiamo le vostre case con un bellissimo CD. Ringrazio il caro amico e compositore Antonio Di Fonzo, autore di successo, per averci indicato la strada e per averci sostenuto in questo periodo. Un grazie all’editore Girolamo Samarelli della Digressione Music per aver creduto in noi».
Il genere e l’identità del Cd ci regala in apertura una “chacarera” «danza vivace e ritmata ma al contempo cantabile e leggiadra per poi passare alla milonga ed al tango, linguaggi che definiscono una sola identità, quella argentina appunto».
Un periodo davvero differente dal solito per questi artisti, lontani dal palcoscenico e del calore del pubblico, con i ragazzi della scuola e Bove spiega: «La voglia di riprendere le attività e lasciare alle spalle questo triste momento, la fa da padrona; dove possibile, maestri ed alunni hanno continuato con un percorso a distanza, cominciando a sperimentare una possibile dad (didattica a distanza), anche per il futuro. Lavorando al progetto abbiamo pensato: se non si può uscire, non vuol certo dire che non si possa ascoltare musica. Da qui l’idea di “avvicinarci” noi all’ascoltatore arrivando direttamente (per chi vorrà) nelle proprie case tramite il disco».
«Un disco è per sempre – dichiara Rocco Russillo- Per uno dei traguardi più brillanti della mia seppur giovane carriera, non mi sembra banale ringraziare i miei genitori e le mie splendide sorelle Simona e Claudia»