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IL DG AGOSTINO SBATTE LA PORTA IN FACCIA A CICALA

Scontro tra gli uomini del presidente. Intanto 2 dipendenti regionali positivi al test rapido

“Re” Cicala-“vassallo” Agostino: il triangolo no, il Dg non lo aveva considerato. Quando una coppia si lascia, recita un adagio popolare, la colpa è sempre di tutti e tre. Le peripezie del Consiglio regionale lucano lo confermano: il terzo incomodo c’è e corrisponde al nominativo di Maulella. L’esordiente apprendista politico, “Re” Cicala e il Dg Arturo Agostino, sembrano essersi arenati su un dettaglio che sembra formale, ma che proprio formale non è: il “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio”. L’atto è «parte integrante» dei documenti di programmazione e di bilancio di «ciascuna amministrazione pubblica». Sotto la superficie dell’inadempimento, però, la “faglia” a via Verrastro è in movimento.

LE DIMISSIONI DEL DG AGOSTINO AL CAPOLINEA LA LUNA DI MIELE COL PRESIDENTE CICALA Plurime scosse premonitrici del terremoto sono state registrate proprio nella giornata di ieri. Altro che crisi del settimo anno: la “luna di miele” tra il presidente del Consiglio Cicala e il Dirigente generale Agostino, dopo i “bagordi” amministrativi di questi mesi, sembra proprio giunta al capolinea già dopo neanche 365 giorni insieme, considerando l’insediamento del fido burocrate a metà giugno scorso. Grazie anche alla Fase 2 del Coronavirus, ieri le Commissioni consiliari, la prima e la terza, sono tornate fisicamente a riunirsi. Al ritorno dei consiglieri regionali in sede, subito avvio con shock scoppiettante. Il Dg Agostino ha rassegnato le dimissioni e salvo l’ennesimo coup de theatre della triade, il “Re”- il “vassallo” e Maulella, lo stesso dovrebbe continuare a ricoprire il ruolo solo per concedere a Cicala il necessario tempo utile per l’individuazione del suo nuovo braccio destro. Che l’atto di Agostino travalichi il legittimo esercizio dell’istituto della minaccia, e che, pertanto, aderisca a una reale volontà di separarsi da Cicala piuttosto che a una semplice dimostrazione di forza, lo dimostrerebbe il fatto che il suo non è stato un raptus repentino e inaspettato. Il gesto sarebbe la somma di molteplici vissuti negativi durante l’ancor breve mandato di Cicala. Esperienze nefaste che hanno subito un rapido accumularsi proprio, causalmente e non casualmente, con l’arrivo del coordinatore della struttura di Informazione, comunicazione ed eventi del Consiglio regionale: Pierluigi Maulella Barrese. Il bandolo della matassa delle vicissitudini di ieri, però, va ripreso dall’inizio.

TAMPONI OBBLIGATORI: SÌ, FORSE, MA ANCHE NO. CONSIGLIERI SI RIFIUTANO E TRA I DIPENDENTI 2 POSITIVI AL CORONAVIRUS TEST In stile capo di Gabinetto Grauso-governatore Bardi, col primo che dopo 5 giorni dall’ordinanza del secondo lo ha dovuto, col suo permesso, pubblicamente smentire dandogli dell’anticostituzionale, il duello tra Arturo e Cicala precipuamente sullo stesso tema: l’obbligatorietà dei test del Coronavirus. L’uno sosteneva di ravvisarla, mentre l’altro no. Tra i consiglieri regionali, i più retrivi approfittando della confusione generata dall’acceso dibattito tra Dg e presidente, chirurgicamente si sono rifiutati. Molti hanno fatto il test, alcuni no. Per quest’ultimi la partita non è detta che sia chiusa. Perché il già teso clima per via dell’imminente divorzio, si è caricato in breve tempo, i test consegnano il verdetto nell’arco di 15minuti, di ulteriore ansia e preoccupazione. Un dipendente del Consiglio e una comandata in servizio presso la segreteria di un presidente di una delle quattro Commissioni sono risultati positivi al test del Coronavirus. Nell’immediato l’Asp ha attivato le procedure per l’effettuazione del tampone a riscontro della veridicità dell’esito del test rapido. Entrambi in quarantena, attendono di sapere se sono dei falsi positivi o meno. I colpi di scena si sono susseguiti a ritmo incalzante impartendo al climax una sinfonia da alta tensione. IL TRIANGOLO NO: TRA CICALA E IL DG AGOSTINO, IL POMO DELLA DISCORDIA MAULELLA Il Dg Agostino ha tenuto una riunione con i suoi e non. L’ennesima interferenza-ingerenza di Maulella, in modo sintomatico alla base del tappo saltato. Perché trai i punti all’ordine della discordia tra Cicala e Agostino, proprio il “pomo” vicino di casa del “Re” a Viggiano. Da coordinatore della struttura di Informazione del Consiglio, le incursioni di Maulella nell’area di gioco di Agostino. Maulella debordando i compiti a lui assegnati, si intrometterebbe in questioni e aspetti amministrati che poco o nulla avrebbero a che fare con la comunicazione, afferendo tematiche all’attenzione e al vaglio del Dirigente generale. Sarebbe tutt’altro che una casualità, per citare un caso esemplificativo, il fatto che l’avviso pubblico per l’individuazione del direttore dell’Ufficio stampa del Consiglio regionale da mesi, la questione si trascina ormai dall’inverno dello scorso anno, non abbia seguito. La nomina continua a non pervenire. Se Maulella è Maulella, dalla prospettiva di Agostino, pure Cicala ne avrebbe di cose di farsi perdonare.

…E MANCA PURE IL “PIANO DEGLI INDICATORI E DEGLI OBIETTIVI ATTESI” Ci sono casi in cui, concludendo con un ritorno all’inadempimento iniziale, per alcuni Enti l’approvazione del Bilancio, il Consiglio regionale ha dato l’ok a quello di previsione finanziaria per il triennio 2020-2021-2022, il 31 marzo scorso, è nullo senza il “Piano degli indicatori e dei risultati attesi”. Ad ogni modo, in Basilicata, trascorsa una settimana del termine ultimo per la consegna del documento, pubblicamente dello stesso, ancora non vi è traccia. Eppure i riferimenti normativi sono abbastanza chiari. Il relativo decreto legislativo del 2011 prevede che le Regioni, Giunta e Consiglio ognuno per quanto di propria competenza, adottino, «entro 30 giorni dalla approvazione del bilancio di previsione», un sistema di indicatori semplici, denominato “Piano degli indicatori e dei risultati attesi di bilancio” misurabili e riferiti ai programmi e agli altri aggregati del Bilancio. L’esecutivo regionale, la Giunta, lo ha fatto nella seduta del 27 marzo scorso. Dall’ufficio di presidenza del Consiglio, invece, ancora nulla. In compenso, però, altre novità non sono affatto mancato. La vita nel reame di Cicala scorre tutt’altro che scevra di emozioni. Cambiare lo status di irrevocabili alle dimissioni di Agostino, è la missione attuale del “Re”.

Ferdinando Moliterni

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