BARI: UCCISE 16ENNE, TORNA IN CARCERE
Domenico Masciopinto era stato condannato a 13 anni, accusato di detenzione di armi da guerra e ricettazione
È tornato in carcere il 36enne Domenico Masciponto, accusato di detenzione di armi da guerra e ricettazione, con l’aggravante mafiosa, commessi subito dopo essere stato scarcerato per aver scontato 13 anni per l’omicidio di Gaetano Marchitelli, il 16enne vittima innocente di mafia, ucciso per errore nell’ottobre 2003. Masciopinto è stato arrestato dai carabinieri insieme con il coindagato Antonio De Finis, 29 anni, al quale sono stati concessi i domiciliari.
Le indagini, coordinate dalla Dda di Bari, hanno accertato che Mascioponto deteneva l’arma, un fucile d’assalto AK 47 Kalashincov, usata dal clan Di Cosola, al quale sarebbero affiliati entrambi gli indagati, nel corso del contrasto armato con il clan rivale degli Strisciuglio nel quartiere San Pio di Bari. L’arma sarebbe stata consegnata a Masciopinto nel 2018, subito dopo la scarcerazione per il delitto Marchitelli.