BUCALETTO: TRA SPERANZE E MACERIE
Una lettere dell’anno 2000, le parole di una mamma, la cui dolcezza contrasta crudelmente con l’ambiente circostante
“Cara Morena, tra pochi giorni compirai 8 mesi ed io sono felicissima. Cresci giorno per giorno ed a volte ho paura del futuro, spero di non sbagliare e di riuscire a darti tutto ciò che desideri. Spero soprattutto di essere una buona mamma per te, ed anche il tuo punto più importante di riferimento”.
Una lettere dell’anno 2000, le parole di una mamma, in una agenda che il tempo sfoglia, e la cui dolcezza contrasta con l’ambiente circostante. Siamo a Potenza, Bucaletto. I prefabbricati in cui tanti hanno vissuto, costruendo pagina dopo pagina, la storia della propria vita, oggi non sono che un cumulo di macerie abbandonate.
Il tempo lascia riemergere le vite, i sogni, i ricordi, ma allo stesso tempo anche macerie e rifiuti accumulati. Plastica, legno, alluminio, materiali di imbottitura, mobili, televisori, sedie ed armadi, stoviglie ed indumenti, raccontano un passato ancora a colori.