18 giugno2020 REPORT Conferenza sul caso di Manuel Piredda : Opposizione richiesta di archiviazione e istanza esumazione straordinaria Manuel Piredda
“LE BUFALE TESSUTE DA MESCHINI CON IL FEGATO A PEZZI”
CONFERENZA STAMPA
OPPOSIZIONE RICHIESTA DI ARCHIVIAZIONE E ISTANZA ESUMAZIONE
STRAORDINARIA MANUEL PIREDDA
Giovedì 18 giugno 2020, ore 10.30 Cagliari
In data 18 Maggio 2020 il procuratore aggiunto Ganassi, ha formulato istanza di archiviazione alla quale ci siamo formalmente opposti.
Gli esiti peritali degli accertamenti disposti dal giudice per le indagini preliminari hanno stabilito che Manuel sia deceduto per asfissia prima che il suo cadavere fosse raggiunto dall’incendio sviluppatosi nell’andito.
I periti del giudice hanno certificato che le ustioni riportate da Valentina Pitzalis non siano compatibili con la dinamica da lei riferita.
Il Pm concorda con le risultanze peritali e nella sua richiesta di archiviazione ha spiegato che:
1. Manuel è deceduto per asfissia;
2. Manuel era già morto e riverso sul pavimento quando è stato raggiunto dalle fiamme;
3. Il Pm non è in grado di distinguere di che tipo di asfissia si tratti, considerato che sul cadavere non sono stati rinvenuti segni di aggressione o difesa.
Noi e la nostra difesa condividiamo le risultanze del collegio peritale, costituito da luminari ed esperti delle diverse discipline (medicina legale, tossicologia, immunoistochimica, dinamiche incendiarie) e riteniamo che l’incidente probatorio abbia fornito numerosi elementi in grado di sostenere e dare impulso all’azione penale.
La nostra difesa si è opposta alla richiesta di archiviazione e nel confermare che l’azione penale si possa esercitare già con gli elementi emersi in incidente probatorio, ha prodotto numerosi elementi che confermano che Manuel sia stato ucciso e poi il suo cadavere sia stato bruciato nel tentativo di nascondere le prove del barbaro omicidio.
Abbiamo chiesto che sia disposta urgente esumazione straordinaria per i motivi che seguono:
1. Dalle foto della scena del crimine emerge che nella mano sinistra di Manuel c’era uno
straccio che non ha bruciato nell’incendio.
2. Dalle foto della autopsia si vede che mentre la mano destra è rimasta mummificata a
causa del calore, quella sinistra è stata colpita dalle fiamme solo parzialmente perché era posizionata tra il pavimento ed il fianco di Manuel che la hanno protetta dal fuoco.
3. La mano sinistra stringe un ciuffo di lunghi capelli, di cui le immagini a seguire rappresentano alcuni dettagli. Non pubblichiamo l’intera mano per rispetto di Manuel, nostro e del pubblico.
4. I capelli sono rimasti integri e si sono salvati dall’azione delle fiamme per la particolare posizione in cui si trovava la mano (cioè appoggiata tra il fianco di Manuel ed il pavimento che ha fatto da barriera) e grazie allo straccio che qualcuno gli ha messo nella mano quando era già cadavere e con l’intento di far bruciare proprio quei capelli.
5. Valentina Pitzalis ha sempre dichiarato ai carabinieri e alla stampa, che quella sera a casa di Manuel ci fossero soltanto loro due.
6. Valentina Pitzalis ha sempre sostenuto che non ci sia stata nessuna colluttazione o contatto fisico.
7. Valentina Pitzalis, in un interrogatorio del 2011, ha dichiarato che Manuel la ha irrorata di benzina prendendola di sorpresa e le ha dato fuoco mentre lei era dentro la stanza dove è stata ritrovata dai carabinieri e soccorsa dai vigili del fuoco e dal 118.
8. I capelli di Valentina Pitzalis non hanno preso fuoco, tranne quelli della fronte e delle tempie. Le fotografie scattate al Centro grandi ustionati, lo stesso giorno dei fatti, dimostrano che avesse tutti i capelli e soprattutto, nonostante i medici glieli avessero accorciati, si vedono dei ciuffi di capelli lunghi tra il collo e la nuca, come dimostra il ritaglio della foto di cui parliamo.
I periti hanno scoperto che Manuel avesse una sciarpa stretta attorno al collo, ed è stata fotografata dai RIS durante l’autopsia.
L’autopsia ha dimostrato che Manuel non avesse respirato i fumi dell’incendio, infatti non sono state trovate tracce di residui della combustione in tutte le sue vie aere e nel sangue, tranne i livelli che si riscontrano in qualunque fumatore o persona a contatto con ambienti inquinati, come ad esempio i muratori o i vigili urbani.
Manuel era un muratore, era un fumatore e in quei giorni stava ristrutturando l’appartamento.
Manuel è quindi morto per asfissia meccanica con mezzi soffici, così come ha spiegato il nostro medico legale professor Vittorio Fineschi, luminare di fama mondiale.
Ci aspettiamo che il giudice, non solo non archivi il caso perché le perizie medico legali sulla dinamica dell’incendio hanno dimostrato che la Pitzalis ha mentito, ma ci aspettiamo che venga disposta urgente esumazione per effettuare l’esame genetico dei capelli che Manuel stringe nella mano sinistra, perché sono i capelli di chi lo ha ucciso.
I genitori di Manuel Giuseppe Piredda e Roberta Mamusa
Per maggiori informazioni:
robertamamusapiredda@gmail.com
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18 giugno2020 REPORT Conferenza sul caso di Manuel Piredda
RICEVIAMO in esclusiva, e pubblichiamo integralmente, le dichiarazioni a caldo di : Giuseppe Piredda e Roberta Mamusa, persone offese nel procedimento penale per omicidio volontario e incendio doloso a carico di Valentina Pitzalis.
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“L’ultima notizia è che tra due giorni, in una conferenza stampa in un hotel di Cagliari (!), i genitori di Manuel e il loro team legale annunceranno l’opposizione all’archiviazione e udite udite, la richiesta dell’esumazione STRAORDINARIA del corpo di Manuel. Cioè, vogliono una nuova autopsia.
Un’altra. Chissà cosa cercano questa volta. Forse delle frecce o il veleno di un cobra reale. Inoltre mostreranno delle foto inedite ai giornalisti (nelle ultime foto inedite individuarono dei bossoli inesistenti sulla scena del delitto, l’incisione sulla caviglia e chissà cos’altro)! Giornalisti che, notate bene, sono invitati da loro e si devono registrare per entrare.
Quindi stranamente i detentori della verità non vogliono giornalisti non selezionati, che magari possano far notare il
valzer delle assurdità su cui ruota tutta questa orribile, grottesca, drammatica vicenda.
Ah, la conferenza sarà il 18. Un giorno come un altro a Cagliari, ovvero quello in cui si aggiunge un nuovo tassello surreale a questa vicenda, sperando che nessuno vada più dietro a queste tesi grottesche, soprattutto la stampa.” (Selvaggia Lucarelli TPI, <<Valentina Pitzalis, la surreale richiesta della famiglia di Manuel: vogliono riesumare il suo cadavere>>, 16 giugno 2020)–
Il quindici giugno abbiamo invitato la stampa alla odierna conferenza per descrivere come mai stiamo chiedendo una nuova esumazione e concedere alcuni ritagli delle fotografie scattate dai RIS durante l’autopsia che dimostrano che Manuel si sia difeso da chi lo ha ucciso. Infatti, guardando le fotografie che la nostra difesa ha ricevuto dopo molti mesi dalla autopsia, ci siamo accorti che nella mano sinistra stringe un grosso ciuffo di lunghi capelli lisci e grossi.
L’indomani, Selvaggia Lucarelli ha scritto l’ennesimo articolo in cui non solo ci attacca pesantemente per il solo fatto di voler esercitare un nostro diritto previsto dalla legge e sottoposto alla decisione del giudice, ma addirittura, come al solito, anzi, fa delle battute di pessimo gusto. Frasi oscene ed indegne di un giornalista, arrivando anche a stimolare la stampa ad ignorare la conferenza e la notizia che abbiamo dato.
Riportiamo una parte dell’articolo in questione giusto per fare capire lo spessore umano, etico e professionale di quasta donna e madre: “L’ultima notizia è che tra due giorni, in una conferenza stampa in un hotel di Cagliari (!), i genitori di Manuel e il loro team legale annunceranno l’opposizione all’archiviazione e udite udite, la richiesta dell’esumazione STRAORDINARIA del corpo di Manuel. Cioè, vogliono una nuova autopsia. Un’altra. Chissà cosa cercano questa volta. Forse delle frecce o il veleno di un cobra reale. Inoltre mostreranno delle foto inedite ai giornalisti (nelle ultime foto inedite individuarono dei bossoli inesistenti sulla scena del delitto, l’incisione sulla caviglia e chissà cos’altro)! Giornalisti che, notate bene, sono invitati da loro e si devono registrare per entrare. Quindi stranamente i detentori della verità non vogliono giornalisti non selezionati, che magari possano far notare il valzer delle assurdità su cui ruota tutta questa orribile, grottesca, drammatica vicenda. Ah, la conferenza sarà il 18. Un giorno come un altro a Cagliari, ovvero quello in cui si aggiunge un nuovo tassello surreale a questa vicenda, sperando che nessuno vada più dietro a queste tesi grottesche, soprattutto la stampa.”
L’articolo, come al solito, è stato pubblicato nelle pagine dei nostri più accaniti e feroci detrattori e ancora una volta siamo stati sottoposti a un violento linciaggio mediatico senza risparmio di minacce di morte da parte di account fake, inviti a farci fare un TSO o una perizia psichiatrica, siamo stati dipinti come persecutori e stalker di Valentina Pitzalis, ci hanno augurato di fare la fine di quel “mostro di nostro figlio” e altre squallide cattiverie alimentate dai contenuti di personaggi noti come la Lucarelli.
Naturalmente la Lucarelli si guarda bene dal rimuovere e censurare certi contenuti, ma fa di più: continua a inventare questioni che niente hanno a che vedere con gli incartamenti che fanno parte dell’indagine, come quando continua a sostenere che la Pitzalis sia indagata in seguito a una ipotesi (depositata dopo ben sei mesi che era indagata) che riguardava un verosimile bossolo. Sostiene falsamente che avremmo detto che uno dei presunti aggressori di Manuel sia morto soffocato con un pezzo di pane e fa la squallida battuta sostenendo che potrebbe essere stato soffocato con una baguette. Attacca il nostro team e si lancia in considerazioni di natura diffamatoria. Insinua e afferma, anche in precedenti articoli, che il nostro medico legale, prof Fineschi Vittorio, abbia sostenuto che Manuel sia stato ucciso con una calza di seta, mentre il medico ha semplicemente utilizzato questo esempio per descrivere alcuni tipi di asfissia meccanica che non lasciano segni o lasciano segni lievi.
Dobbiamo capire sino a che punto questa ex soubrette di reality show, nota per essere la ex nuora del cantante Pappalardo, sia in malafede o abbia seri problemi di comprensione del testo. Il dubbio è legittimo, considerato che ogni volta sostiene di aver letto tutti gli atti. Ma se li ha letti e soprattutto capiti come mai riporta notizie che contengono anche aspetti totalmente inventati o parzialmente travisati?
Stanotte, tra l’altro, siamo stati di nuovo presi di mira dai soliti che non fanno altro che aggredirci su Facebook e deridere nostro figlio ed il nostro dolore. Tale Libera Mazzini ad esempio, sembra conoscere sin da ieri (!) i contenuti di ciò che avremo detto oggi e soprattutto quanto riportato in atto di opposizione alla archiviazione. Eppure si tratta di atti riservatissimi che al momento sono segreti anche per l’indagata per omicidio e incendio doloso Valentina Pitzalis!
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Un altro delinquente, di cui al momento non riveliamo il nome, si rivolge al fake “Gianluca Lamine” e dopo averci insultato pesantemente per essere colpevoli di esserci opposti alla richiesta di archiviazione e aver chiesto una nuova esumazione, spiega che fine dovremmo fare: “consumati da ruote di camion o autovetture, strusciamento sul suolo terrestre”
C’è anche una tizia, una donna sarda che gestisce un gruppo intitolato: “Il caso Vannini ed altri casi di cronaca” in cui, oltre alle foto e agli articoli che riguardano il povero Marco Vannini, la madre Marina Conte ed il padre Valerio Vannini, non fa altro che insultarci e prendere in giro la memoria di Manuel utilizzando la nostra tragedia per trascorrere il tempo insieme a un gruppo di teppaglia sostenuto anche da due note “professionsite”.
Intendiamo al più presto segnalare ai genitori di Marco Vannini che suo figlio e la loro tragedia sia utilizzata da questa gentaglia per fare pettegolezzo e atti di bullismo verso noi ma anche contro numerosi altri individui e addirittura per diffamare professionisti che si occupano di gravi vicende giudiziarie.
Siamo molto preoccupati e non vi nascondiamo che temiamo seriamente per la nostra incolumità, considerato che personaggi conosciuti dal pubblico proseguono liberamente nel definirci stalker della Pitzalis e lasciano che diversi loro utenti affermino che dobbiamo essere messi in condizione di tacere per sempre.
Per quanto riguarda il tema della conferenza stampa, oltre al materiale che abbiamo consegnato a tutte le testate interessate, vogliamo precisare che anche in questo caso la Lucarelli ha sobillato una notizia falsa e tendenziosa.
Noi infatti, non abbiamo messo alcun limite o censura ai giornalisti
L’agenzia alla quale ci siamo rivolti, ha invitato tutte le testate italiane e tutti i giornalisti e blogger ed anche tutte le tv, regionali, statali e private (Rai e Mediaset comprese).
Semplicemente, per rispetto delle misure di sicurezza anti-covid, è stata richiesta la conferma dei partecipanti per poter stabilire la capienza della sala e anche per evitare che si infiltrino soggetti indesiderati e pericolosi che NON sono giornalisti.
Abbiamo chiesto quindi la nuova esumazione perché come abbiamo spiegato durante la conferenza, Manuel stringe un grosso ciuffo di lunghi capelli tra le dita e la mano sinistra e sono, certamente, appartenuti a chi lo ha ucciso e dal quale ha cercato invano di difendersi prima di trovare la morte ed essere successivamente dato alle fiamme per nascondere le prove dell’omicidio.
Riteniamo necessario che sia, quindi, esaminato il DNA dei capelli che ha in mano considerato che i capelli resistono alla azione del tempo e visto che non è la prima volta che casi giudiziari vengano risolti in seguito a diverse esumazioni e soprattutto attraverso dettagliati esami di natura genetica.
(alcuni dettagli dei capelli che ha in mano Manuel, fotografati dai Ris il 18 maggio 2019 durante l’autopsia)
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* Giuseppe Piredda e Roberta Mamusa, persone offese nel procedimento penale per omicidio volontario e incendio doloso a carico di Valentina Pitzalis.
[N.d.R.: le foto autoptiche sono state pubblicate previo permesso della Famiglia Piredda-Mamusa]
GALLERIA FOTOGRAFICA
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