IL FUOCO BUONO DELL’UOMO DI RADIO POTENZA CENTRALE
Lettere Lucane
Chiunque guidi un’automobile in Basilicata – lucano o non lucano non importa – ha udito almeno una volta alla radio questa frase pubblicitaria: “Radio Potenza Centrale è un potenza di Radio”. A pronunciarla era il fondatore dell’omonima stazione radiofonica, Bonaventura Postiglione, padre di Giuseppe, editore di questo giornale che ospita quotidianamente le mie “Lettere lucane”. Quella frase così perentoria è rimasta in palinsesto, e ancora oggi mi càpita di udirla sorridendo, perché di Bonaventura conservo un ricordo dolce e affettuoso. Più di dieci anni fa, per ragioni che ora non ricordo, mi ritrovai a casa sua, a Potenza. Ero appena arrivato da Roma, ed ero molto stanco.
Non appena mi vide, Bonaventura mi abbracciò con grande calore, e mi fece subito sentire a casa. Credo fosse autunno inoltrato, e iniziavano i primi freddi. Mi accompagnò vicino al caminetto e mi disse queste parole, che non ho mai più dimenticato: “Siccome so che vieni da una campagna del Pollino, e sicuramente avrai nostalgia, ho pensato di farti trovare il fuoco acceso, così ti senti a casa”. Poi mise delle patate sotto la cenere e, davanti a quel fuoco buono, parlammo di politica, di giornalismo e di quello che accadeva in Basilicata. È così strana, la vita. Si fanno mille corse e mille giravolte, e poi, di tutto questo trambusto, spesso rimane un solo gesto, magari fatto senza pensarci troppo.
La verità è che saremo ricordati per gesti come quelli di Bonaventura. Di tutta questa giostra che è la nostra vita, negli altri rimangono poche cose. E quasi sempre hanno a che fare con una carezza, con un gesto di premura, con un aiuto o una parola calda detta in un momento di gelo. Ecco perché ogni volta che in Basilicata sento la voce che dice “Radio Potenza centrale è una potenza di radio” io sorrido segretamente, e con gratitudine ripenso a quel fuoco inaspettato.
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