AttualitàLettere Lucane

LA BASILICATA DEVE MOLTO A MORENA RAPOLLA

Lettere lucane


Ho seguito anch’io la battaglia dell’avvocato Morena Rapolla di Potenza per ristabilire un minimo di rispetto delle regole a proposito della nomina della Commissione regionale Pari Opportunità. Ovviamente sto dalla sua parte, perché ritengo sbagliato l’atteggiamento del Presidente del Consiglio regionale Cicala, al quale posso solo consigliare – davvero senza nessun tipo di pregiudizio nei suoi confronti – maggiore prudenza, sobrietà e rispetto delle regole. Ma, al di là di questa singola vicenda, sulla quale “Cronache lucane” è più volte intervenuta puntualmente, devo dire che la storia di Morena Rapolla è tra le più intense e importanti della storia sociale e culturale della Basilicata degli ultimi anni.

Morena è un avvocato molto apprezzato, ed è molto attiva, non solo nella nostra regione, in difesa dei diritti Lgbt. Morena è una transessuale che, coraggiosamente, ha deciso di onorare la propria natura femminile in una regione storicamente sessuofobica e sessista, sfidando senza isterismi ed esibizionismi il senso comune.

Quando Pittella decise di non candidarsi alla Presidenza della Regione io proposi, inascoltato, il suo nome, perché se anche avesse perso, avrebbe comunque rappresentato un grande messaggio di apertura della nostra mentalità. E sicuramente avrebbe segnato il dibattito pubblico molto più di Trerotola, persona umanamente degna ma assolutamente negata per la politica. Conosco la storia dolorosa di Morena, e so il coraggio e la determinazione con la quale ha affermato il proprio diritto a essere ciò che è. Ho un’immensa ammirazione per come ha saputo superare il male ricevuto e per l’immagine non folcloristica della condizione transessuale che ha trasmesso. Mi piacerebbe che in futuro la Basilicata si affidasse di più al suo coraggio, alla sua serietà, alla sua competenza e al suo valore umano.
diconsoli@lecronache.info

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