FURTO APPARTAMENTO POTENZA
Con il ritorno ad una pseudo normalità e con le abitazioni che si svuotano aumenta il rischio di reati: i consigli
Il lockdown come noto ha purtroppo costretto a stare in casa gli italiani nei passati mesi. Da ció le note conseguenze che hanno interessato il settore produttivo ed il mercato del lavoro, rallentando attività e compromettendo le mansioni di pubblici dipendenti, imprenditori o liberi professionisti, essendosi reso necessario, per molti, il sostegno della cassa integrazione.
Questo ammortizzatore sociale però non ha coperto una categoria, ovvero quella dei cosiddetti topi da appartamento.
La fine del lockdown segna, infatti, la ripresa della criminalità comune e predatoria. L’ultimo caso a Potenza città si è registrato proprio nelle scorse ore. Ad essere preso di mira il quartiere del serpentone nell’immediata periferia del capoluogo di regione.
Eppure prima di questo episodio i dati erano confortevoli. Durante il periodo di isolamento i reati sono notevolmente calati: dal 1 al 22 marzo le denunce sono state il 64,2% in meno dello stesso periodo del 2019. Ma adesso, con le case di nuovo vuote durante l’orario di lavoro (per chi ovviamente non pratica lo smart working dal proprio alloggio) tornano in azione i furti negli appartamenti.
Potenza fortunatamente non vede un incremento di questi casi, salvo per qualche sporadico evento come quello che si è verificato nell’immediata periferia potentina.
Nonostante i casi restano pochi e isolati, ci fanno sapere le forze dell’ordine, ad agire sono dei professionisti che verosimilmente operano con un chiavistello bulgaro dato che sulla serratura non vengono riportati segni di scasso o infrazione. Dal modus operandi si potrebbe affermare che la matrice potrebbe provenire da fuori regione. Senza creare allarmismi di sorta comunque il consiglio resta quello di chiudere a più mandate la serratura di casa e di, ove fosse possibile, non lasciare, in caso di spostamenti prolungati, oggetto e gioielli di valore all’interno degli appartamenti.