TURISMO SULLA COSTA IONICA AI TEMPI DEL COVID
Il presidente di Confindustria Turismo Basilicata e gli imprenditori tracciano il punto sulle condizioni del comparto
A circa due mesi dalla fine del lockdown si può trarre un primo bilancio sugli effetti causati al turismo lucano dall’epidemia che ha portato, tra prenotazioni cancellate e regole di distanziamento da rispettare, ad un calo nel fatturato per molte aziende, soprattutto della fascia ionica, che puntano esclusivamente sulla stagione estiva per guadagnare.
Un vero e proprio grido di allarme quello lanciato da Giovanni Matarazzo, Presidente Confindustria Turismo Basilicata, per le conseguenze nel settore causate dall’epidemia Coronavirus.
Ad aprile, in piena emergenza sanitaria, Matarazzo aveva segnalato, analizzando in prospettiva, come il comparto del turismo avrebbe registrato nei primi mesi estivi di giugno e luglio poche presenze, con un conseguente fatturato azzerato per le aziende, imprese in ginocchio, lavoratori in cassa integrazione o licenziati, per una stagione, in definitiva, compromessa.
Ora che l’estate si prepara ed entrare nel vivo abbiamo fatto il punto sentendo direttamente i pareri autorevoli degli imprenditori del settore turistico lucano.