POTENZA: SCUOLE PRIVATE, IL POST COVID
Con gli studenti tutti promossi, come s’organizza il futuro degli Istituti? Ce lo spiega il prof. Galasso del CSD
Mentre il paese è alle prese con la ripartenza, nel tentativo di provare ad arginare la crisi economica che sta interessando tutti i settori produttivi, c’è sempre qualche interesse che viene escluso.
Parliamo dell’intero comparto dell’istruzione privata.
Di fronte a questa forma di “condono didattico” voluto per provare a far concludere l’anno scolastico ai nostri ragazzi, sono svariate le controindicazioni che questa opinabile scelta provoca.
In via assolutamente primaria ci troveremo con una generazione di neo diplomati e di studenti più in generale che porteranno in dote zone d’ombra nella loro formazione difficilmente recuperabili, inoltre, come si anticipava, non vi saranno per il prossimo anno scolastico studenti bocciati e che quindi avranno la necessità di recuperare l’anno perso rivolgendosi a istituti privati.
Questa circostanza produrrà un blocco effettivo nelle attività di recupero che venivano garantite dalle cosiddette “scuole private” che, al pari di ogni altra azienda del territorio, deve fare i conti con dipendenti, spese e fatturati che per il prossimo anno prevedono un calo vertiginoso.
Abbiamo fatto il punto della situazione con il direttore della scuola professionale privata “Centro Studi Danzi”, Rocco Galasso che ha denunciato le criticità per l’intera categoria