IL CENTROSINISTRA E L’AUTOCRITICA SUL “SISTEMA BASILICATA”
Lettere lucane
Alcuni amici mi hanno garbatamente contestato per il fatto di non essere molto critico verso il governo regionale, che, a loro dire – e io convengo con loro – non ha sinora brillato per qualità e incisività. Anche sul presidente Bardi ho raccolto molte voci critiche. Al presidente viene imputata una scarsa conoscenza della storia e del territorio lucano, nonché una grave assenza quotidiana dai tanti processi in atto. Anche sulla “napoletanizzazione” di parte della classe dirigente ho raccolto voci risentite, e pure su questo, devo dire, non ho avuto molto da eccepire.
Potremmo stare ore a discutere le cause di questa medietà del governo regionale. Ma a tutti i miei interlocutori io ho risposto – e mi riferisco agli elettori di centrodestra, e non agli eletti, che spesso usano i partiti come taxi – che se i lucani hanno votato questa maggioranza una ragione c’è, e io questa ragione non solo la rispetto, ma la capisco. Ho combattuto con tutte le forze che avevo il “sistema Basilicata” dei De Filippo e dei Folino. Poi, con Pittella, quel “sistema” sembrava finalmente contestato dall’interno ma, a onor del vero, la politica delle relazioni corte continuò allo stesso modo. E
allora io dico che finché il centrosinistra non farà una profonda e sincera autocritica su quella cappa clientelare che aveva creato io non me la sento di esprimermi con durezza contro questa maggioranza che pure, inutile nasconderlo, sta deludendo un po’ tutti per insipienza. Ma io non dimentico lo sdegno dei lucani, e non dimentico la mortificazione di un “sistema” che sistemava amici e amici degli amici. Finché il centrosinistra non farà una seria autocritica io non potrò far altro che augurare ai lucani uno scatto di reni di questa maggioranza sinora scialba, claudicante e deludente.
diconsoli@lecronache.info