CAIATA CONSEGNA IL POTENZA ALLE ISTITUZIONI
I tre presidenti ammettono di non avere le risorse per continuare il progetto ed affidano il club a bardi e Guarente
Dopo tre anni potrebbe scriversi definitivamente la parola fine sull’avventura del trio Caiata, Iovino e Fontana alla guida del Potenza Calcio.
La notizia che già circolava nell’ambiente, è stata ufficialmente data durante una conferenza stampa che si è svolta allo stadio Alfredo Viviani.
Un evidentemente provato presidente Caiata con al suo fianco i suoi vice, a pochi giorni dall’eliminazione da quei play off che avrebbero lanciato i rossoblù verso una, fino a qualche anno fa inimmaginabile serie B, sono stati costretti a constatare come le risorse a loro disposizione non gli permettano più di sostenere i costi di gestione di un club che milita in serie C.
Parole ricche di tristezza ma che lanciano anche accuse ad un sistema politico che a loro detta, non è stato in grado di sostenere il club.
Una crisi quella del Covid che ha fortemente ridimensionato le disponibilità economiche dei tre imprenditori e che, in prospettiva, avrebbe compromesso il contributo fornito negli anni dagli sponsor.
Tanti i ringraziamenti, alla squadra, allo staff, ed all’uomo simbolo del sogno rossoblù ovvero quel Carlos França che ha dato tantissimo al club e che ha dimostro di avere il coraggio di andare sul dischetto per calciare quel rigore contro la Reggiana che sicuramente turberà i sonni del “bomber de Dios”.
Un grido di allarme quello lanciato dalla proprietà già da tempo, da quando si chiedeva a gran voce il sostegno degli imprenditori locali, fino ad arrivare alla questione stadio che più del covid, probabilmente, ha infranto pe prospettive future.
Con assoluta onestà i tre hanno dichiarato di non avere più le risorse e non la voglia, e sono stati costretti a rimettere simbolicamente la squadra e la società nelle mani prima del presidente della regione Basificata, Vito Bardi e poi del primo cittadino di Potenza, Mario Guarente.
Un club, hanno sottolineato che chiunque dovesse subentrare a loro troverà senza neanche un euro di debiti, rarità per il calcio odierno