TEMPA ROSSA, CUPPARO: “CHIAREZZA SULLA MANODOPERA”
L’assessore alle Attività produttive e quello all’Ambiente sono intervenuti ad un convegno della Cisl a Cirigliano
E’ indispensabile fare chiarezza, una volta per tutte, su modalità e meccanismo di reclutamento della manodopera da impiegare nel comprensorio petrolifero Tempa Rossa, in modo da definire quali interventi sono necessari per riequilibrare una situazione che continua a registrare una pesante penalizzazione a danno dei lavoratori dei Comuni della concessione e della regione in generale». È quanto ha sostenuto l’assessore alle Attività Produttive Francesco Cupparo che ieri, insieme all’assessore all’Ambiente Gianni Rosa, è intervenuto a Cirigliano ad un convegno promosso dalla Cisl. Secondo l’assessore «è inspiegabile ed incomprensibile lo squilibrio esistente tra addetti alle attività petrolifere dell’area Sauro-Camastra che sono residenti nei centri del comprensorio e in altri lucani e il numero complessivo di assunti sia direttamente dalla Total che dalle società che lavorano per la compagnia petrolifera. Per fugare l’alibi in più occasioni agitato di una presunta carenza di specifiche figure professionali – ha detto ancora Cupparo – rinnoviamo la richiesta di conoscere in dettaglio quali sono le professionalità che da noi non si troverebbero con un cronoprogramma di assunzioni a breve e medio termine». Nel ricordare che «i Comuni hanno manifestato la volontà di assumersi i costi della formazione di personale locale, attraverso l’impiego di una quota delle royalties dirette, in sintonia e in collaborazione con la Regione», l’assessore ha ribadito «l’impegno a sostenere e supportare programmi specifici di formazione che, a differenza del passato, siano finalizzati a coprire le reali esigenze di imprese». «Si tratta di ripetere quanto stiamo facendo nell’attuazione del progetto del centro di eccellenza per droni, che fa parte dell’investimento di 25 milioni di euro, che Total dovrà investire in Basilicata e – ha sottolineato Cupparo – richiederà profili di alta professionalità che in parte i nostri giovani laureati e specializzati già possiedono». «Sui progetti no oil – ha detto ancora l’assessore – si concentra l’attenzione della Giunta per l’emanazione di bandi rivolti alle aziende, lucane e non, che investano in Basilicata. Una strategia, illustrata con chiarezza dal Presidente Bardi, che richiede il pieno coinvolgimento dell’imprenditoria e del tessuto produttivo lucano, delle forze sociali e delle professionalità lucane. C’è la necessità dunque – ha concluso l’assessore – di pensare, con la condivisione di tutti i soggetti in campo, a progetti che realizzino un futuro no oil per la nostra Regione e assicurino lavoro alle nostre maestranze, oggi solo in parte rientranti nei programmi di assunzione o con contratti a termine e precari ed evitare le vertenze che si ripetono nei continui cambi di appalto di servizi e commesse».