CORTE DEI CONTI: SQUILLO A BARDI E CICALA

Dalla Procura regionale della Corte dei Conti di Basilicata, su una delle criticità costanti del Bilancio regionale, l’aumento del costo dell’aggregato spesa per il personale, inviati degli squilli all’indirizzo del governatore Bardi e del presidente del Consiglio Carmine Cicala. Il Giudizio di Parifica ha riguardato gli esercizi 2017 e 2018, ma come ha detto in udienza il procuratore regionale Raeli, il trend della «mancanza di qualsiasi forma di effettiva razionalizzazione e snellimento dell’apparato burocratico-amministrativo», sembra inarrestabile anche a seguito del cambio di governance. «In realtà – ha aggiunto Raeli -, i provvedimenti assunti nel corso dell’esercizio 2019 sembrerebbero porsi come fattore di ulteriore appesantimento della struttura burocratica regionale, con aumento della spesa a questa correlata». Tra i riferimenti sommariamente esposti non essendo tema dell’udienza di Parifica, per questo le anticipazioni hanno maggiore valenza significativa, alcuni chiari ed inequivoci. Dalla nomina del Capo di Gabinetto di presidenza, Grauso, «con incremento del 50% dei relativi costi», passando per nomina e spesa del Responsabile del settore legislativo e di consulenza giuridica, Ferrara, fino alla spesa del direttore dell’Ufficio stampa, Massimo Calenda, già nel mirino della Corte dei Conti insoliti aumenti. Tra i provvedimenti «non compatibili» con determinati vincoli, come quelli sulla capacità assunzionale dell’esercizio 2019, anche l’incremento fino a 50 unità dell’Ufficio di Gabinetto del Presidente Bardi. Dubbi di illegittimità inoltre, l’avvertimento è in questo caso per il presidente del Consiglio Cicala, aleggiano sulla nomina per «intuitu personae» del Coordinatore della struttura di Coordinamento, informazione, comunicazione ed eventi del Consiglio. Con l’intuitu personae, Cicala ha scelto il suo vicino di casa a Viggiano: Barrese Maulella