RIFORMA EIPLI TUTTI LA VOGLIONO NESSUNO LA FA
La Lega accelera con la proposta del senatore Pepe contro la «polverizzazione delle competenze»
Tutti la vogliono, dal centrodestra al centrosinistra, ma la riforma dell’Eipli, Ente in liquidazione e soppresso dal 2011, ancora non c’è e chissà mai quando avverrà. A due settimane di distanza dalle dichiarazioni del ministro dell’Agricoltura, che vigila sull’Eipli, Bellanova, contestualmente alla proroga dei contratti a tempo determinato fino al prossimo dicembre, aveva evidenziato la necessità di dare «impulso alla costituzione della nuova società pubblica», è toccato al senatore lucano della Lega, nonchè capo del Dipartimento per il Mezzogiorno del Carroccio, Pasquale Pepe, rilanciare l’annosa tematica. «È il momento – ha dichiarato Pepe – di trasformare l’Eipli, l’Ente irrigazione che amministra le infrastruttura idriche in Basilicata e nei territori limitrofi, in un nuovo soggetto giuridico per liberare le potenzialità dell’economia dell’acqua per gli usi potabili, agricoli e di supporto alle attività produttive». Il parlamentare lucano ha espressamente esplicitato la volontà di contribuire «all’interessante dibattito che si è aperto nei giorni scorsi sul ruolo che la Regione Basilicata deve rivestire in una nuova idea di gestione della risorsa idrica». Il riferimento è a quanto detto dalla collega di partito, l’assessore regionale ai Trasporti e alle infrastrutture, Merra, circa il fatto che nel futuro dell’Eipli, «la Basilicata non può essere relegata ad un ruolo marginale». «Rivendichiamo – aveva aggiunto Merra – un adeguato peso nella gestione delle risorse idriche e che la sede legale della nuova società venga istituita in Basilicata e non in Puglia». «Rilancio con convinzione – ha spiegato il senatore Pepe – l’intervento dell’assessore regionale Donatella Merra, in merito alla necessità di accelerare sulla trasformazione dell’Eipli in un nuovo soggetto per dare il via ad un processo di riammodernamento infrastrutturale in cui la Basilicata possa giocare un ruolo istituzionale e politico da protagonista nella gestione e negli investimenti di settore ». Pepe, «nel rivendicare la centralità della nostra regione nella materia idrica nella compagine interregionale», ha sottolineato che «bisogna inquadrare il nuovo Eipli in una più ampia visione della risorsa “acqua”». «Occorre cogliere questa opportunità politica – ha proseguito il senatore lucano – per ripensarne la gestione complessiva, valutando la possibilità di accorpare tutte le competenze in un unico soggetto che abbia competenze strategiche tali da poter armonizzare e rivedere le politiche relative dalle acque minerali, all’irrigazione, al completamento delle infrastrutture incompiute o bloccate. Valga come esempio la necessità di superare le precarietà dello Schema idrico Basento-Bradano, in cui non sono ancora definiti i lavori del Distretto G, mentre lo Schema Marascione è terminato, ma non può entrare in esercizio perché mancano opere minori in capo ad altri Enti differenti». Secondo Pepe, lo scoglio da superare è soprattutto il frazionamento degli organi decisionali che immobilizzano lo sviluppo delle risorse idriche nella morsa della burocrazia. «Senza voler fare attribuzioni di responsabilità – ha ribadito Pepe – voglio rimarcare che la politica ha il dovere di essere coraggiosa, propositiva e propulsiva, soprattutto quando in campo ci sono gli interessi dei lucani relativi a quello che viene definito “oro blu”. Bisogna creare una regia unica, pur gestita collegialmente, per superare il problema della polverizzazione delle competenze in materia, della carenza di coordinamento e dell’assenza di una visione unitaria che vada oltre la dimensione regionale». «Dobbiamo favorire le sinergie e la convergenza verso un organo di raccordo che possa potenziare e coordinare gli interventi – ha concluso il senatore lucano della Lega, Pasquale Pepe -, affinché si possa superare la perenne fase di emergenza dovuta alla crisi idrica, potenziando le infrastrutture e ripristinando il prima possibile la capacità di accumulo negli invasi lucani ». Nonostante i buoni intenti paventati, anche la Lega lucana, però, ha mostrato abbastanza indifferenze alle plurime vicissitudini amministrative che stanno interessando la gestione dell’attuale Commissario Antonella Guglielmetti. Nuova società sì, ma che non siano i vecchi metodi a sopravvivere.