CON DON MARCELLO COZZI, “LUPARE ROSA”
Unitre di Muro Lucano ospita il prete lucano impegnato da decenni nel contrasto alle mafie
Tra le antiche colonne del Chiostro di Sant’Antonio in Piazza Don Minzoni a Muro Lucano, Don Marcello Cozzi ha portato le vicende di “Lupare rosa. Storie di amore, sangue e onore”.
L‘evento è stato curato da Unitre- Università delle Tre Età, presieduta da Cosimo Ponte.
Ad aprire la serata, per i saluti il Sindaco, Giovanni Setaro e l’accoglienza dell’ospite e del pubblico, la socia Maria Antonietta Lambariello, la quale ha lanciato un interessante spunto di riflessione: «Don Marcello ridà vita ad indagini archiviate troppo in fretta e a persone svanite nel nulla. Il mio pensiero si ferma sulle “verità incomplete” che dovrebbero scuotere le nostre coscienze, e farci porre una domanda: io che posso fare?»
Una domanda a cui intimamente ognuno ha potuto rispondere nel corso della serata, durante la quale non è stato presentato soltanto un libro, ma si sono incontrate donne che in qualche maniera non si dimenticano più.
Non si vedono fisicamente, ma Don Marcello conduce il lettore nelle loro vite. In quelle giornate interminabili e dolorose. Tra donne strappate alla vita, alla libertà, all’amore.
Già ospite a Muro Lucano per altre presentazioni, Don Marcello, è un prete lucano, impegnato da decenni sul versante del disagio sociale, nell’educazione alla legalità e alla giustizia, nel contrasto alle mafie e nell’accompagnamento ai pentiti di mafia e ai testimoni di giustizia. È oggi impegnato a livello nazionale ed è già vicepresidente della Federazione italiana delle associazioni antiracket e antiusura, e vicepresidente di Libera.
Don Marcello, oggi “accompagna” i pentiti di mafia e ndrangheta nel difficile cammino verso una vita normale, ha raccontato lo svolgimento nella maggior parte dei casi travagliato, di questo percorso.
Ha condotto i presenti, sulla via della narrazione, nelle vite di Cetta, Angela, Tita, Annunziata, Rossella: donne uccise perché hanno avuto il coraggio di ribellarsi a mariti e compagni mafiosi.
«L’ho toccata con mano, la ndrangheta -scrive- nel tormento indicibile di chi a quel mondo è appartenuto, ne è stato servo e cortigiano, nel suo nome ha ucciso e sparso sangue, finché i morsi della coscienza non hanno iniziato a divorarlo gettandolo in un baratro senza fondo […] Regole, onore, codici, sono state le parole con le quali più frequentemente mi sono confrontato; gli affari, i soldi e la sete di potere mi sembravano essere il motore di questa macchina infernale che da secoli divora questa terra meravigliosa, la Calabria, ma anche e sempre più il Paese intero…».
In questo scenario il cartellone eventi Unitre di Muro Lucano proseguirà l’11 agosto alle 21:00 con “Cronache di un borgo e delle sue donne” il nuovo lavoro di scrittura della storica murese Chiara Ponte, ed il 22 agosto l’annuale cerimonia di premiazione del Concorso internazionale di Poesia e Narrativa San Gerardo Majella alle ore 21:00, mentre in chiusura, il 5 settembre alle 18:00 presentazione del libro “Al crocevia dei popoli. Mondo Vecchio e Mondo Nuovo (1848)” di Luisa Rendina e Antonio Cecere.