SULLA SANITÀ IL CENTRO DESTRA IN CADUTA LIBERA
Giunta Bardi come neve al sole: le domande di Zullino sciolgono la maggioranza, nessuno risponde sul Dg Esposito e Leone
Sulla Sanità, il centrodestra lucano è a un passo dall’implosione. Non è escluso che già nella giornata odierna, i vertici, locali e nazionali, della Lega procederanno a redigere una bozza di riordino per rendere più solido l’impatto politico del partito nelle dinamiche regionali. Lo scontro sulla Sanità, però, è ciò che visivamente emerge come terreno di tensioni, ma sotto la superficie, le tematiche che causano disallineamenti importanti sono varie. Causa improvvisazione politica, inidoneità al mandato elettivo e affini, la Basilicata appare destinata a sprofondare nel lato oscuro della democrazia. Porre domande è al pari, per il centrodestra, che minacciare. Tant’è che la risposta del governatore Bardi e di tutti gli assessori regionali, «ci riconosciamo pienamente nelle politiche attuate dall’assessore alla sanità Rocco Leone e nel lavoro svolto dal direttore generale Esposito, a cui esprimiamo la nostra fiducia e la nostra solidarietà », sembra un incubo amministrativo perchè dopo oltre un anno di legislatura, la maggioranza ancora ricorre alla pura strategia della distrazione di massa.
A domande precise sulla Sanità, la Giunta invece che argomentare e chiarire, dà la solidarietà al Dg e magari dato che le domande vengono percepite come attentati, a breve , chissà, gli darà anche la scorta. Manovre di riordino politico, tuttavia, sono previste. Tra gli oggetti estranei, inoltre, spicca con evidenza crescente la figura della supplente Dina Sileo. I numeri, non quelli statistici, sulle vicissitudini del Consorzio Asi per lo sviluppo industriale della provincia di Potenza, con il desiderato ripescaggio, in base a un Commissariamento sui generis, dell’uomo la cui nomina è stata già oggetto di scambio politico tra l’ex governatore Pittella e l’allora consigliere regionale, Pace, poi portaborse dello stesso ex presidente, Aniello Ertico, potrebbero rivelarsi fatali. Così come determinanti, potrebbero risultare le emergenze analitiche su alcuni presunti infiltrati, come il capogruppo in Consiglio, Coviello, scoperti a fare accordi sottobanco e all’insaputa della Lega, clamoroso il caso della proposta di legge di Acito sul riordino del quadro normativo in tema di edilizia e rischio sismico, con parte degli alleati.
Ad ogni modo, sulla Sanità, qualcosa si è rotto. Il consigliere regionale della Lega, Zullino, che è anche presidente della IVa Commissione consiliare, nell’ultima Assise ha posto, con particolare riferimento alle posizioni del Dg regionale Esposito e dell’assessore al ramo, Leone, interrogativi per quanto scomodi, sono apparsi tecnicamente ineccepibili in quanto puntualmente documentati e dettagliati in relazione alle diverse circostanze ritenute sospette e al limite della legittimità. Dal governatore Bardi, passando per Coviello e l’assessore Fanelli, fino al gruppo consiliare di Forza Italia, è stato un profluvio, inutile, di dissociazioni e di contrattacchi nei confronti di Zullino.
Repliche inutili, per la più banale delle motivazioni: nessuno ha risposto con mezza riga a una delle domande pubblicamente pronunciate durante l’ultimo consiglio regionale di venerdì scorso. Da Bardi agli altri, neanche sul più semplice degli argomenti, quello relativo al non seguito alla mozione, già approvata, per non far pagare il ticket agli agenti delle Forze dell’Ordine per accessi, durante il servizio, al Pronto Soccorso, è giunta una spiegazione. Nulla di nulla. Se Bardi e gli altri non avessero detto niente, sarebbe stato uguale. «Non sono il “Leghista della domenica”»: così al termine del fuoco amico, Zullino ha replicato. Lo stesso Zullino, per nulla intimorito, ha inteso precisare che «Esposito dovrà comunque essere presente in Commissione per dare delle chiare risposte, magari anche alla presenza del Governatore Bardi: ricordo che è un suo preciso obbligo a cui non intendo fare sconti, dal momento in cui è nelle mie legittime prerogative esercitare a pieno le mie funzioni».E così andrà a finire. Perchè sul Commissariamento occulto della Sanità lucana, a metà giugno dal Dipartimento regionale una nota per le Aziende sanitarie lucane con la quale è stato chiesto di «sospendere tutte le attività di programmazione e organizzazione aziendale», fino alla decurtazione di 11milioni di euro dai fondi del San Carlo, con contestuale intromissione ancora non chiarita degli svizzeri della Kpmg, a tanto altro ancora, come quale sia al momento il conto economico delle spese Covid, le anacolute e apodittiche conferme di fiducia al Dg Esposito e all’assessore Leone, non forniscono risposte.
«Reputo – ha aggiunto Zullino – che ci sia poco da essere solidali se non con i cittadini lucani che ci hanno dato fiducia, forti del cambiamento promesso in campagna elettorale, che stenta a partire e che, probabilmente, non è voluto da tutti. O diamo un cambio di passo, così come si aspettano i cittadini, oppure, per quanto mi riguarda, possiamo anche chiedere scusa ai cittadini e dare la parola ai Lucani». «Ho posto i miei quesiti con carte alla mano – ha concluso il consigliere regionale della Lega, Zullino – e mi spiace se queste esternazioni possano aver disturbato qualcuno, ma ribadisco, ancora un volta, di aver assunto un importante impegno con gli elettori, pertanto, mi preme lavorare nell’esclusivo interesse dei Lucani».