«OGNI DISCRIMINAZIONE È INACCETTABILE»
Dopo i fatti di Maratea, è l’attivista Nadia Girardi a tuonare contro ogni forma di diseguaglianza e violenza
È accaduto ancora che essere omosessuali sia motivo di discriminazione e pregiudizio.
Questa volta nella bella Basilicata, a Maratea.
L’accadimento ha avuto luogo in una tabaccheria, dove due ragazzi di 26 e 27 anni si sono fermati per acquistare le sigarette. Uno scende, l’altro resta in auto, ma subito l’inverosimile, con l’aggressione verbale al ragazzo, sceso dalla macchina per l’acquisto, in costume e camicia. Non abbiamo la versione dei fatti del tabaccaio, ma le parole dei due ragazzi rendono l’idea di quanto loro hanno vissuto in quei minuti. Possibile, ci si chiede, che ancora si debba dare tali notizie? «Una camicia colorata non fa di nessuno una persona sbagliata» asserisce uno dei giovani coinvolti.
In ambito legislativo, in molte nazioni, sono previsti strumenti legislativi, di carattere civile e penale, finalizzati al contrasto dell’omofobia intesa principalmente come discriminazione basata sull’orientamento sessuale.
È possibile che servano leggi e sanzioni per vietare atti del genere? Che nel 2020 si parli ancora di discriminazione e pregiudizi nei fatti di cronaca? Sulla questione tuona Nadia Girardi, attivista e componente del direttivo di Agedo Potenza «è inaccettabile un comportamento del genere, ed io posso testimoniare sulla mia persona e per la mia esperienza di vita, quanto le parole siano dolorose e facciano male. Non siamo più negli anni ’80 o ’90, quando ancora questi temi erano tabù e le libertà di espressione molto limitate. Conosco questi ragazzi, lavoratori e impegnati, e sentir raccontare quanto successo mi ferisce. Non ci sono ancora leggi che puniscano questo tipo di aggressioni, ma ciò che sento di dire oggi, e che ripeto ormai da anni, è che andrebbe punita sempre ogni tipo di violenza, sia essa di genere, verso i bambini, verso gli anziani, verso chiunque. È il concetto stesso di violenza ad essere inaccettabile, ieri ed a maggior ragione oggi. Continueremo a far valere questo principio di nonviolenza ed egualità, per questi ragazzi, per dare voce a chi nel dolore resta in silenzio, e per quanti soffrono ancora oggi»