CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: SE FOSSE OMICIDIO/SUICIDIO SI SPIEGHEREBBE CON IL TIMORE DI VIVIANA DI PERDERE LA POTESTÀ GENITORIALE
Detto ciò, si può escludere che Viviana avesse tentato il suicidio
UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE
CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: SE FOSSE OMICIDIO/SUICIDIO SI SPIEGHEREBBE CON IL TIMORE DI VIVIANA DI PERDERE LA POTESTÀ GENITORIALE
Criminologa Ursula Franco: “Il corpo di Gioele non darà risposte certe mentre la sede e l’entità delle fratture di Viviana permetteranno di concludere per una morte intervenuta in seguito ai traumi riportati nell’incidente stradale o ad una precipitazione. Se Viviana è salita sul traliccio, soprattutto sulle sue mani e il torace, troveranno graffi e spine dei rovi che vi sono cresciuti”
Il 3 agosto scorso, Viviana Parisi e suo figlio Gioele si sono allontanati da casa per raggiungere un vicino centro commerciale. La Parisi è stata coinvolta in un incidente in autostrada, a più di cento chilometri da casa, nei pressi di Caronia, Messina. Dopo il sinistro, la Parisi ha scavalcato il guard rail con il bambino in braccio ed è scomparsa nel bosco. Il corpo di Viviana Parisi è stato ritrovato il 9 agosto a poche centinaia di metri dal punto in cui era stata vista l’ultima volta con suo figlio Gioele di 4 anni. Il 19 agosto un carabiniere in pensione ha trovato i resti di Gioele a poche centinaia di metri dal luogo del rinvenimento del corpo della madre.
La criminologa Ursula Franco all’indomani della scomparsa di Viviana e Gioele aveva dichiarato: “Potrebbero essersi nascosti in un posto molto vicino al luogo dell’incidente. Personalmente esplorerei ciò che appare inaccessibile, inarrivabile, impraticabile. I casi di Elisa Lam, Noah Donohoe, Larry Ely Murillo-Moncada, Gaia Pope ed Elena Ceste provano che gli psicotici si nascondono”. La criminologa aveva poi ipotizzato che la perdita del contatto con la realtà avesse preceduto l’incidente e che la Parisi lo avesse male interpretato inserendolo in un contesto delirante.
Dottoressa Franco, e se fosse omicidio/suicidio?
È nella paranoia la chiave di un eventuale omicidio/suicidio, non nella crisi mistica o nella depressione.
Viviana potrebbe aver ucciso Gioele perché riteneva che potessero toglierle la potestà genitoriale e non perché fosse in preda ad un delirio mistico. Viviana era in preda ad un delirio persecutorio e si era avvicinata alla fede, non era in preda ad un delirio mistico, viveva solo una crisi religiosa. Il delirio mistico è un delirio in cui il soggetto sperimenta un particolare, esclusivo e intimo rapporto con la divinità e in qualche modo ne entra a far parte (Lorenzini e Coratti, 2008), non il caso della Parisi. Per spiegarsi la dinamica dei fatti è necessario tenere in considerazione il contenuto del suo delirio in quanto i comportamenti dei soggetti paranoici sono una conseguenza delle loro idee deliranti. Infine, se Viviana ha ucciso Gioele non l’ha fatto perché fosse depressa e non vedesse per sé e per il figlio un futuro, come nei casi di suicidio allargato, lo ha fatto in preda ad un convincimento paranoide.
Detto ciò, si può escludere che Viviana avesse tentato il suicidio.