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LA DISFIDA DI CARBONE TRA CARABINIERI E POLIZIA

Tacco&Spillo

Dopo secoli e con le dovute proporzioni italiane, la disfida di Barletta si trasferisce nella piccola e graziosa comunità lucana di Carbone dove a contendersi l’ambita poltrona da sindaco, ricusata ormai la lista autoctona dei cittadini, saranno le altre due animate da carabinieri e poliziotti, in un duello quasi rusticano e pieno di gagliardetti e stendardi da far invidia perfino al migliore convegno sulla legalità. Di certo per i trenta giorni del calendario elettorale ed alla faccia dell’iconografia salviniana della sicurezza del nord, Carbone diverrà il paese più blindato d’Italia. Eppure la pensata, al di là del congedo elettorale previsto per le forze dell’ordine, può avere ricadute benefiche ed inaspettate. Carbone, paesino quasi d’immaginario geografico e fuori dalle rotte del turismo regionale limitrofo, con segni verticali di calo demografico e poche possibilità di far adepti alla residenza, si può ritrovare con un sindaco di Giuggianello (provincia di Lecce) o di Messina. Con liste variegate di siciliani, pugliesi, calabresi e campani. Un grande Sud che magari attiverà gemellaggi e visitatori di parentado e di turisti. E così dove ha fatto flop l’Apt magari riusciranno con abnegazione le forze dell’ordine!

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