LA VITTORIA DELLE DONNE E LA FLEMMA DI BARDI

Dopo che l’arzigògolo lavellese dell’assessore regionale Merra ha meritato le pagine nazionali, anche in virtù delle sua lotta semantica tra significato e significante, arriva con la solita flemma del bradipo, la nota del governatore Vito Bardi che invita Cotrab a rimodulare la scelta fatta, nonostante la lettera di dimissioni di Giulio Ferrara circoli già di buon mattino, riscuotendo comprensibili e necessitati giubili di soddisfazione. Eppure ben oltre l’intempestiva inconcludenza, tentata peraltro di sanare ex post, non è la prima volta che nei corridoi della Regione sia all’opera un trafficante di refusi e traboccamenti che impacchetta ogni cosa secondo l’uso conveniente di Pulcinella.

Per fortuna su tutto ed al di là delle squallide operazioni di accaparramento del risultato, rimane in piedi e a futura memoria, la vittoria delle donne. La loro intelligente capacità di lotta, d’indignazione, di coraggio con cui hanno saputo mettere in campo parole di fuoco, opposizioni, facce, firme sono segni di un bellissimo merito di vigilanza e di tenuta democratica dei diritti!