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LEGA E FI SEMPRE PIÙ LONTANI IN REGIONE

I forzisti Acito e Bellettieri appoggiano Polese (Italia Viva): il “Garante regionale” non passa. Zullino (Lega) sbotta: «Serve rivedere equilibri»

«Visto il cambio di idea di Forza Italia sarà necessaria una nuova riunione di maggioranza». È questa la frase clou che emerge dai lavori della Quarta commissione consiliare che il presidente Zullino afferma per sottolineare ancora una volta la distanza con gli alleati forzisti. Che i rapporti in Regione tra i vari partiti di centrodestra non fossero idilliaci è da tempo che lo raccontiamo. Con le elezioni alle porte, però, il sereno tra FI e Lega sembrava essere tornata. Pura apparenza a quanto pare, considerato che alla prova dei fatti le diversità di vedute sono palesemente emerse. Argomento del dibattito che ha animato i lavori della Quarta Commissione allargando lo strappo è stata la proposta di legge per istituire il “Garante regionale dei diritti della persona”. La proposta di legge, che superava quella a firma del leghista Zullino e l’ex consigliere pentastellato Giorgetti, in linea col principio della «razionalizzazione delle risorse pubbliche», invece che l’azione di due distinte figure, il Garante delle persone sottoposte a misure restrittive della libertà personale e il Garante regionale del diritto alla salute e delle persone con disabilità, per esigenze di contenimento della spesa regionale, prevede l’istituzione di una unica figura, per l’appunto il Garante regionale dei diritti della persona, cui assegnare lo svolgimento delle funzioni proprie di tutte le altre figure elencate, Difensore Civico compreso. Nonostante la proposta di legge citata fosse stata condivisa da tutta la maggioranza e anche dai consiglieri di opposizione che compongono la stessa Commissione, l’unificazione dei Garanti alla fine non si è fatta. Il consigliere di Italia Viva Polese ha chiesto di ritirare la proposta, «modificando quella sulla figura del Difensore civico e lasciando intatta la figura del Garante dell’Infanzia ». Due figure differenti e distinte che porterebbero maggiori benefici agli interessi dei cittadini. Ad appoggiare la richiesta di modifica si aggiungo anche i forzisti Acito e Bellettieri. Ed è proprio sulla presa di posizione di questi ultimi due che il presidente della Commissione Zullino decide di rinviare la discussione precisando che «urge una riunione di maggioranza». Il mancato appoggio dei due forzisti alla proposta della Lega ha reso lo strappo della maggioranza più profondo. L’appoggio che Acito e Bellettieri hanno dato al collega di Italia Viva ha messo in moto una serie di rumors che riportano a quel laboratorio politico tra Forza Italia e Italia Viva “Forza Italia Viva” che già in altre regioni si sta consumando e di cui noi abbiamo dato notizia lo scorso 31 agosto. Nei corridoi di via Verrastro in molti hanno interpretato l’atteggiamento dei forzisti come il presagio di una nuova alleanza che porterebbe così la Lega ad essere sempre meno il perno di questo governo regionale. D’altronde in tempi non sospetti tra Renzi e Berluscono il dialogo non è mai mancato, perciò non stupirebbe che i dialoghi tra i rappresentanti politici regionali riprenda seguendo delle linee guida nazionali. Una alleanza politica che, però, in Basilicata sembra essere ancora molto lontana. Acito e Belletieri pare abbiano strizzato l’occhio a Polese più per questioni di mancati accordi nella maggioranza. Facendo emergere ancora una volta la mancanza di dialogo fra i vari rappresentanti di centrodestra. La guerra tra i forzisti e i leghisti è sotto gli occhi di tutti: dall’onorevole Casino che strappa la bozza della riforma sanitaria su un palco a Matera alla presenza dei massimi rappresentanti regionali di centrodestra a Cupparo che sul palco di Sant’Arcangelo inveisce contro i fratelli Cicala. Alla Lega che a Lagonegro sulla candidata sindaca di FI Di Lascio annuncia tramite il commissario Marti appoggio ufficiale per poi ritrovare esponenti del Carroccio vicino agli avversari della Di Lascio. Non è detto che il voto del 20 e 21 settembre prossimo nei comuni lucani non ci ridisegni una nuova geografia politica. L’allontanamento di Acito e Bellettieri dalle scelte dei leghisti potrebbero essere solo una piccola dimostrazione di quello che potremmo ritrovarci a partire dal 22 settembre.

 

 

 

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