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LA STRATEGIA DELLO SCONOSCIUTO  

Tacco&Spillo

Non avremmo di certo voluto parlare di tale Gianuario Aliandro se non per la sua eccellente attività di casaro che probabilmente continua a mantenere, pur con un sguardo ormai lesso per via delle incombenze da consigliere regionale a cui, c’è da dire, si sta dedicando con lo stesso ardore fatuo che può avere solo un neofita spaesato e pieno d’insignificanza di risultati. Eppure dal giorno in cui è stato miracolato con la spettanza istituzionale di scaldare la poltrona, per via di quell’insulsa legge elettorale, vanto della cricca degli sconfitti Piero Lacorazza, Vito Giuzio e Francesco Pietrantuono, Aliandro ha fatto una scelta di intelligente terzismo con cui si è saputo destreggiare nella truppa leghista, spezzettata oltre misura dall’incapacità politica del suo capogruppo Coviello in apocalittici ed integrati, tanto per ricordare la felice distinzione di Eco. Ora invece Aliandro con avventata imperizia e su specifico mandato s’è messo in testa di fare il detective, mestiere che come quello del politico gli esce davvero male. Così se ne faccia una ragione: il destino del presidente Cicala passa dai suoi comportamenti istituzionali e politici, divenuti ormai anche un triste e criticato caso nazionale, non certo dalle mani di uno sconosciuto come lui!

 

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