MORTE DI MARIASESTINA ARCURI, CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: DINAMICA INCOMPATIBILE CON UNA CADUTA DALLA SCALA INTERNA? CERTO, MARIASESTINA È CADUTA DA QUELLA ESTERNA
Le parole dette non sono mai casuali.
Si noti “Siamo prima rotolati”, la parola apparentemente superflua “prima” è lì ad indicarci che ci furono due eventi, due cadute, una “prima” caduta che coinvolse entrambi i ragazzi ed una seconda che coinvolse la sola Mariasestina
UN CASO ALLA VOLTA FINO ALLA FINE
MORTE DI MARIASESTINA ARCURI
CRIMINOLOGA URSULA FRANCO: DINAMICA INCOMPATIBILE CON UNA CADUTA DALLA SCALA INTERNA? CERTO, MARIASESTINA È CADUTA DA QUELLA ESTERNA
Criminologa Ursula Franco a Stylo24: “Il sangue di Mariasestina andava cercato sulle scale interne e sul pavimento della sala ma anche sui gradini esterni, sui pianerottoli esterni e nell’area di accesso alle scale esterne. L’area da analizzare per ricostruire i fatti avrebbe dovuto essere molto più ampia di quella posta sotto sequestro.
In Toscana si dice “Meglio aver paura che buscarne!”, in specie perché già con una superficiale analisi della telefonata del Landolfi al 118 si sarebbe dovuto sospettare che Mariasestina poteva essere caduta dalle scale esterne”
Durante l’udienza di ieri del processo ad Andrea Landolfi Cudia per omicidio volontario si è espresso l’ingegner Luca Scarselli:
“Mariasestina non è stata lanciata dal parapetto e nemmeno spinta”
Siamo tornati ad intervistare in merito la criminologa Ursula Franco.
La criminologa, ormai da parecchi mesi, sostiene che la sera in cui Mariasestina riportò ferite mortali le cadute furono due, una prima caduta dalle scale interne dell’appartamento, che coinvolse Andrea e Mariasestina, e la caduta mortale della sola Mariasestina dalle scale esterne dell’appartamento.
Sentito in merito alla ricostruzione della dinamica della caduta, come riportato da Tusciaweb, l’ingegner Scarselli ha dichiarato: “Condivido col Ris e con gli altri consulenti che su quella scala non si può rotolare, ma ritengo anche che Sestina non possa essere stata lanciata. Impossibile, per i vincoli geometrici, che possa essere stata lanciata, ma anche che sia stata spinta dalla seconda rampa, altrimenti sarebbe caduta di sotto in perpendicolare sulla cassapanca, invece è finita davanti al camino”, dottoressa Franco, come andarono i fatti?
Quella sera ci fu una prima caduta dalle scale interne dell’appartamento, Andrea Landolfi ebbe la peggio e fu soccorso dalla nonna, Sestina si rialzò da sola. Poco dopo, Andrea e Maria Sestina si spostarono all’esterno dell’appartamento e la Arcuri cadde dalle scale esterne. Dopo la caduta, Mirella Iezzi tentò di soccorrere Mariasestina, in quell’occasione il Landolfi la colpì per allontanarla dalla fidanzata, la Iezzi perse l’equilibrio e, prima di cadere, urtò contro la ringhiera di ferro delle scale esterne producendosi la frattura di tre coste.
Non fu il colpo infertole dal Landolfi a fratturarle le cose, fu l’urto contro la ringhiera di ferro contro la quale finì dopo essersi sbilanciata in seguito alla spinta del nipote. Mariasestina non si fece male cadendo dalle scale interne insieme ad Andrea.
È stata la seconda caduta dalle scale esterne ad esserle fatale. Le lesioni che ha riportato sono compatibili con l’impatto del suo corpo con il pianerottolo che si trova tra le due rampe di scale esterne con il corrimano in ferro. Peraltro, subito dopo la caduta di Mariasestina, proprio perché i fatti si consumarono all’esterno dell’appartamento della Iezzi, i vicini sentirono Andrea Landolfi dire: “Zitta, stai zitta, ti ho detto. Stronza, piantala.”
Quando la Iezzi ha riferito al PM di aver sentito il Landolfi dire “Attenta Maria Sestina, che cadi dalle scale e mi fai cadere” ha detto il vero, ha raccontato infatti ciò che udì poco prima che i due ragazzi cadessero insieme dalle scale interne.
E quando Mirella Iezzi ha detto al PM: “Io l’ho presa per le mani così, ho detto: “Amore che ti sei fatta?, lei mi ha detto queste precise parole: “Mirella, non mi sono fatta niente, mi fa male la schiena”, ha fatto riferimento allo scambio verbale avvenuto tra lei e Mariasestina dopo la prima caduta e non agli eventi che seguirono alla seconda caduta della ragazza, quella mortale.
Peraltro, se Andrea Landolfi avesse sollevato Mariasestina per lanciarla al di là del parapetto sarebbero stati presenti sul suo corpo e su quello della ragazza i segni di una colluttazione perché Mariasestina si sarebbe difesa.
Dall’analisi del telefono della Arcuri risulta che all’1,36 abbia cercato un bed and breakfast a Ronciglione, una ricerca compatibile con il tentativo di lasciare l’abitazione della Iezzi e quindi con la sua presenza sulle scale esterne.
Scarselli ha anche dichiarato: “Secondo me Andrea e Sestina, quale che sia stata la causa, hanno perso l’equilibrio insieme mentre stavano sulla seconda rampa, dalla parte del muro, come dimostrano le strisciate compatibili con i jeans che indossava Sestina e compatibili con le scarpe che portava Landolfi”, dottoressa Franco, come si spiega?
Lo ripeto, quella sera ci fu una prima caduta dalle scale interne dell’appartamento, Andrea Landolfi ebbe la peggio e fu soccorso dalla nonna, Sestina si rialzò da sola. “Le strisciate compatibili con i jeans che indossava Sestina e compatibili con le scarpe che portava Landolfi” sono i segni di quella prima caduta.
– Dottoressa, da quale stralcio della telefonata del Landolfi al 118 si inferisce che Mariasestina cadde dalle scale esterne dell’appartamento?
“da là m’ha… l’ho portata a ca… su”, con “a ca… su” il Landolfi intende dire “a casa, su”, non “su” in camera. In un’intervista, la nonna del Landolfi ha riferito a Silvana Cortignani di Tusciaweb che, dopo aver aiutato Mariasestina a rialzarsi, lei e Andrea la misero “seduta su una poltroncina che sta lì” (in sala, non nella camera al piano di sopra) confermando ciò che aveva riferito Andrea all’operatore del 118, ovvero che, dopo la caduta, portò Mariasestina “a casa, su”, non “su in camera”, quindi la caduta non poteva che essere stata una caduta dalle scale esterne.
– Dottoressa Franco, nell’Ordinanza del tribunale del Riesame di Roma è riportato il contenuto di una telefonata tra Andrea Landolfi e un’amica. Il Landolfi le avrebbe detto: “Siamo prima rotolati” e “L’ho lanciata”.
Le parole dette non sono mai casuali.
Si noti “Siamo prima rotolati”, la parola apparentemente superflua “prima” è lì ad indicarci che ci furono due eventi, due cadute, una “prima” caduta che coinvolse entrambi i ragazzi ed una seconda che coinvolse la sola Mariasestina
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