FILT CGIL: «TRASPORTI, CAOS TOTALE»
In Basilicata, vicina la riapertura della scuola ma resta inevasa la richiesta di test per i 1500 addetti del settore
«A due giorni dall’inizio della scuola la situazione trasporti in Basilicata è nel caos totale. Se da una parte vi è la questione contrattuale, che di fatto blocca l’immissione del credito al sistema con conseguenze che ricadono sempre sui lavoratori che non hanno percepito lo stipendio, dall’altro c’è il silenzio assordante dell’assessore regionale alla Sanità Rocco Leone che non ha ancora risposto alle nostre richieste ed a quelle della Uil Trasporti di mappare tutti gli addetti alla mobilità».
Questa la netta posizione espressa dal segretario generale Filt Cgil Basilicata Luigi Ditella che parla di una illogica discriminatoria nella scelta del personale da sottoporre a test per la prevenzione dal Covid-19. «Non si capisce perchè – ha aggiunto il rappresentante locale della federazione Italiana dei lavoratori dei trasporti – si effettuano i test a tutto il personale sanitario e scolastico e si dimentichi degli autisti, dei macchinisti, dei capotreno, e degli addetti alle scale mobili che ogni girono avranno a che fare con milioni di studenti, trattati come lavoratori di serie B».
Dopo aver rimarcato l’importanza della mobilità in questa regionale e la sottovalutazione della stessa da parte della politica, il sindacato ha rivolto una richiesta all’assessore alla Sanità della regione Basilicata, Rocco Luigi Leone, affinchè, «si faccia carico di questi lavoratori trattati dal governo regionale non alla pari di altri, già vessati negli ultimi anni da un sistema di mobilità in ginocchio».
Non è possibile che oggi la task force comunichi di aver fatto solo 80 test a distanza di 7 mesi dall’inizio della pandemia, escludendo completamente una fetta importante della filiera produttiva in questa regione.
O questo governo regionale torna a mettere al centro la questione mobilità, che abbraccia tutti i settori, o il sistema collasserà trascinando con sé tutte le attività produttive ha concluso Ditella