GIORGETTI SUONA LA SVEGLIA A BARDI
Tacco&Spillo
In tour elettorale a Matera e con la sua solita pacatezza cinica l’alter ego della Lega, Giancarlo Giorgetti, senza diplomazie lessicali, sollecita il governatore Vito Bardi a darsi una mossa in accelerazione amministrativa, istituzionale, politica per fare uscire la Basilicata dal letargo di approssimazione, inconcludenza e di mancato cambiamento in cui s’è cacciata e per di più con una velocità tutta matta ed incosciente. Il trillo tirato su dalla sveglia di Giorgetti rischia, però, di arrivare tardi e di mettere fine al colloquio segreto che pur c’è stato tra i due su un’infinità di cose, compresa la regolazione statale sull’Eni e l’assassinio dell’idea di assessori tecnici che il segretario regionale Marzio Liuni aveva allestito per dare corso alla promessa di Matteo Salvini lanciata a Melfi per allargare il fronte lucano, alquanto deboluccio e confuso, della Lega a società civile e organizzazioni imprenditoriali. Con le dovute proporzioni per la letteratura, contro l’ingaggio politico sferrato da Giorgetti, al presidente della Regione Bardi gli basterà rimettere in considerazione pubblica quella frase romanzata d’intramontabile e serena lucidità di Hemingway: “Tu sei la mia sveglia disse il ragazzo. La mia sveglia è l’età disse il vecchio”.