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MENO TASSE E MULTE, IL COVID FERMA GLI INCASSI

Al Comune di Potenza calo del 30%, a Matera del 17%. Per gli assessori al Bilancio Giuzio e Quintano: «Casse non vuote»

Nei primi otto mesi dell’anno tra lockdown, proroghe e difficoltà dei contribuenti crollano gli incassi. Trento e Bolzano le più penalizzate, Roma limita il calo al 25%. I Comuni di Potenza e Matera, che seguiamo più da vicino, hanno subito un «drastico calo» nelle entrate per tasse e multe a causa dell’emergenza sanitaria. È quanto emerge da un’indagine pubblicata dal quotidiano “Il Sole 24 Ore” e da una classifica elaborata dal portale Efficientometro.it. Quest’anno, nei primo otto mesi, l’emergenza Covid-19 ha portato via alle casse dei Comuni fino a tre quarti delle entrate fondamentali, quelle per tributi locali e multe stradali. Così, per continuare a garantire i servizi, diventano fondamentali i trasferimenti straordinari di risorse che sono arrivati e continueranno ad arrivare dallo Stato. Il drastico calo delle entrate non è solo l’effetto di due mesi di lockdown e di una mobilità che fino a metà luglio è stata sensibilmente ridotta rispetto al normale, abbattendo di conseguenza le infrazioni rilevate dai vigili. Pesano anche i mancati pagamenti delle tasse. Sia quelli dovuti alle difficoltà dei contribuenti sia quelli dovuti alle sospensioni dei termini concesse da alcune amministrazioni. Il Comune di Potenza ha subito un calo degli incassi pari al 28 per cento, quello di Matera pari al 17 per cento. Ma nonostante questi dati gli amministratori locali sembrano essere ottimisti. Come spiegheremo di seguito. POTENZA. A fare il punto della situazione sullo stato di salute delle casse comunali non potevamo che ascoltare l’assessore al Bilancio, Giuseppe Giuzio. Un ottimismo di partenza quello che Giuzio ha manifestato alla nostra redazione che però non lesina qualche critica al Governo centrale. «In generale le casse del Comune di Potenza stanno bene » ha esordito l’assessore al Bilancio aggiungendo: «In questo primo anno abbiamo cercato di dare un assetto diverso rispetto a quella che era l’importazione che avevamo ereditato, andando a puntare su una riorganizzazione dei centri di costo che sono presenti nel Comune. È stato un lavoro molto certosino, fatto di concerto con gli uffici. Nel 2019 abbiamo chiuso con un avanzo di amministrazione di oltre 14miliardi di euro, e un avanzo effettivo di circa 6milioni. Naturalmente non ci dimentichiamo che ancora dobbiamo scontare le somme che abbiamo ereditato dal dissesto dichiarato dalla precedente amministrazione che allo stato attuale sono circa 81milioni di euro». Questa è la situazione del Comune di Potenza prima del Covid-19, ma come siamo messi ora? «Ovviamente il Coronavirus ha giocato il suo ruolo -specifica l’assessore la Bilancio del Comune di Potenza-. Il Comune di Potenza è stato uno dei primi comuni a sospendere tutte le entrate, dal 19 marzo fino al 31 maggio. In base alle risorse che avevamo a disposizione siamo stati in grado di poter sospendere tutte le entrate e questo ci ha permesso di non subire un grandissimo problema a livello di “casse”. La pandemia però va detto ha portato, per ragioni condizioni, lo slittamento dei pagamenti da parte dei cittadini che purtroppo sono stati costretti a chiudere gran parte del,le loro attività. Cittadini che si sono ritrovati, loro mal grado, a non poter pagare le tasse». «Noi abbiamo stimato intorno al 30% -aggiunge-, quindi il dato de Il Sole 24 Ore è veritiero, le perdite dell’Ente durante la pandemia. In base a questo dato lo Stato sta affrontando dei trasferimenti che anche il Comune di Potenza in parte ha già ricevuto e in parte deve ancora ricevere. Una quota è stata ricevuta subito, però abbiamo immediatamente riscontrato che mancava alla base lo somma relativa alla Taric. Come comune di Potenza la voce rifiuti è in capo al nostro gestore, l’ Acta, e non considerandola in Bilancio abbiamo avuto una percentuale inferiore. Come Comune di Potenza abbiamo chiesto all’Anci di proporre un emendamento al Governo e fargli riconoscere questa ulteriore voce. Infatti, oltre a mille Comuni che si trovano nella nostra posizione è stato concesso un ulteriore stanziamento, solo ed esclusivamente per la tassa sulla spazzatura». «Allo stato attuale, da un conteggio approssimativo che hanno fatto gli uffici ci troviamo con un mancato incasso del 30% circa rispetto a quelle che erano le previsioni che avevamo fatto e che però vengono compensate con i trasferimenti statali. La “diagnosi” che possiamo fare è che il Covid non ha dato nessun colpo di grazia ma è chiaro che ha rallentato le entrate del Comune. Speriamo anche in una mano della Regione Basilicata che sta approntando una legge sui servizi sopra comunali che sia Potenza che Matera offrono ai tanti cittadini che nella provincia vengono in città. Stiamo aspettando con ansia questa legge che porterà sicuramente regolarità al bilancio» ha concluso l’assessore Giuzio. MATERA. La Città dei Sassi sembra aver reagito bene all’urto della pandemia dovuta al Coronavirus. Le perdite delle casse comunali si aggirano intorno al 17%. Un dato che non ha inciso in modo drasticamente sull’andamento delle spese comunali. I proventi delle multe, comunque, sono in calo. Non altrettanto univoco l’andamento dei tributi: c’è sì una netta diminuzione sulla Tari, ma si è registrata una sostanziale tenuta su altre imposte. Ciò sembra indicare che le famiglie hanno cercato di adempiere il più possibile nonostante l’emergenza, mentre la chiusura – temporanea o addirittura definitiva – di molte attività ha colpito la tassa sui rifiuti. Nonostante questo a risollevare l’ex capitale Europea della Cultura sembra essere stato proprio il turismo, come conferma alla nostra redazione l’assessore al Bilancio Eustachio Quintano: «Grazie ad un avanzo consistente in Bilancio siamo stati nella condizione di poter far beneficiare la comunità di riduzioni importanti relativamente alla Tari. E se a questo aggiungiamo il contributo importante messo a disposizione della Regione Basilicata per quanto concerne le attività di natura commerciale e imprenditoriale siamo arrivati a far sì che il costo complessivo dell’operazione per i contribuenti si sia ridotto di almeno il 60%, se non qualcosa in più». «Per Matera possiamo garantire che non c’è stato un levato calo di perdite -aggiunge l’assessore al Bilancio anche perchè noi abbiamo avuto nei mesi estivi la possibilità di far riprendere le attività. Abbiamo registrato sold out ad agosto, con presenze addirittura maggiori rispetto a quelle dell’anno precedente». «Nonostante il Covid la consistenza delle casse di Matera mantengono piena efficienza e hanno subito contraccolpi, perchè grazie a questo avanzo che avevamo in bilancio abbiamo potuto far beneficiare la comunità. Con circa 3 milioni siamo stati in grado di venire incontro alle esigenze della collettività, legate proprio al fabbisogno nato dalle conseguenze imposte dal Covid. Abbiamo fatto fronte a queste particolari esigenze non certo con entrate correnti ma grazie a finanze rivenienti agli avanzi» ha concluso l’assessore al Bilancio Quintano.

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