«LA GIUNTA BARDI HA PREFERITO IL CABOTAGGIO»
Continua lo sciopero della fame per il radicale Bolognetti a tutela dei diritti delle persone con disabilità
14esimo giorno di sciopero della fame per il segretario regionale dei Radicali lucani Maurizio Bolognetti, sciopero che da due giorni ha assunto la forma del digiuno. Infatti dalla mezzanotte dello scorso 23 settembre Bolognetti comunicava che avrebbe iniziato ad assumere solo acqua per la sua nutrizione.
Il tema della protesta non violenta continua ad essere quello ormai noto e che prosegue ad oltranza dallo scorso dicembre quando, l’associazione Luca Coscioni – da anni impegnata per l’affermazione delle libertà e dei diritti sociali -, presentava una diffida nei confronti della Regione Basilicata, a seguito delle segnalazioni di persone con disabilità, che non riuscivano ad accedere agli ausili di cui avevano bisogno come ad esempio le carrozzine con unità posturale.
Da allora Bolognetti ha continuato con perseveranza la sua “battaglia di civiltà” in favore dei “Diritti delle persone con disabilità”, un invito ad intervenire ed a assicurare un diritto costituzionalmente garantito che il leader dei radicali lucani rivolgeva prima all’assessore alla Sanità Leone, poi al presidente della regione Basilicata Bardi fino ad arrivare al ministro alla Salute Speranza. Appelli mai ascoltati fino ad ora.
«A chi mi ha detto e ripetuto che il Ministro Speranza è cieco, muto e sordo e che non “risponde a nessuno”, dico che intendo onorare il signor Ministro attraverso questo digiuno per provare a convincerlo a compiere atti dovuti, che onorino i diritti delle persone con disabilità. Intendo continuare il mio dialogo con i nostri interlocutori istituzionali, anche quelli regionali, nel rigore di un’iniziativa nonviolenta che ha un obiettivo semplice: ottenere il dovuto rispetto dei sacrosanti diritti delle persone con disabilità e in particolare di coloro che hanno disabilità gravi e complesse». Con queste parole Bolognetti comunicava la continuazione della sua protesta, rinnovo infine l’invito ad approvare la bozza di delibera che aveva preparato nel febbraio del 2020. Un atto che, afferma Bolognetti, «avrebbe fatto onore alla nostra regione. Un atto di straordinario valore, giuridicamente inappuntabile, non assunto da nessun’altra regione in Italia, prodotto dall’Assessorato alla Sanità e poi bocciato con motivazioni inconsistenti e risibili. Alla Giunta Bardi di tutta evidenza, e non posso che dolermene, è mancato il coraggio di agire. Avrebbero potuto illuminare la rotta, indicare la rotta, hanno preferito il piccolo cabotaggio»