PONTE MUSMECI E RISTRUTTURAZIONE
Vince la gara per i lavori il team italo-svizzero; Vigilante: “un progetto articolato con scelte moderne”
Un raggruppamento di professionisti, società e studi di ingegneria e architettura è risultato primo classificato nel concorso di progettazione per la ristrutturazione del Ponte Musmeci.
La designazione definitiva si avrà una volta terminate le procedure di verifica dei requisiti richiesti al vincitore così come spiegato dalla responsabile dell’ufficio Gare, Antonietta Fabrizio, presente alle operazioni insieme al Responsabile unico del procedimento Giuseppe D’Onofrio.
Il presidente della Commissione di Gara, il dirigente Mario Restaino, al termine della procedura di decriptazione dei codici che contrassegnavano i partecipanti, garantendone l’anonimato prima dell’individuazione del vincitore, svoltasi nel Palazzo di Città, in seduta pubblica, ha spiegato i motivi della scelta. “Molto buona l’analisi del degrado – ha evidenziato – e ottima la soluzione per il restauro corticale, con la predisposizione di un cantiere ‘pilota’, soluzione innovativa e che offre grandi vantaggi, consentendo di operare scelte tecniche durante i lavori, oltre alla progettazione ad hoc per l’intervento che si andrà a realizzare. Molto bene la soluzione del sollevamento delle travi tampone, con l’inserimento di una struttura sostitutiva temporanea. Come estremamente positivo il giudizio riguardo alla soluzione proposta per il bando, che mira a recuperare il profilo originale voluto dal progettista Musmeci, risolvendo al contempo il problema tecnico dello smaltimento”.
I vincitori, capitanati dalla E.T.S. Spa, sono la Valle 3.0 Srl, Carmela Andriani, Mario Avagnina, la Muttoni et Fernàndez Ingénieurs Conseils SA, la Dr. Schwartz Consulting AG, Giulia Boller.
“Si tratta di un progetto molto articolato e con scelte moderne – secondo il vicesindaco e assessore all’Urbanistica e ai Lavori pubblici, Antonio Vigilante – che, una volta conclusa la procedura di assegnazione definitiva, avremo modo di illustrare alla città insieme agli stessi progettisti”.