ASP, IL “TESORETTO” DA 141 MILIONI DI EURO
Sanità, appalti e lavori pubblici: flusso finanziario da capogiro all’Azienda locale di Potenza
Azienda sanitaria locale di Potenza (Asp): salute dei cittadini lucani, politica, appalti e un fiume di milioni di euro da gestire. Se il quadro economico complessivo dei lavori in corso riporta un ammontare di quasi 5milioni e mezzo di euro, quelli finanziati e non ancora appaltati hanno un valore di 23milioni e 315mila euro. Ma non è tutto, perchè per realizzare i lavori del “Piano triennale 2021-2023”, il “tesoretto” dell’Asp tocca cifra 141milioni di euro. Questo il valore complessivo del flusso finanziario del mega “Piano” appena approvato dal Direttore generale dell’Asp, Lorenzo Bochicchio. Nell’infinito elenco dei lavori, spiccano quelli dal costo più consistente, quali, per esempio, l’ampliamento e l’adeguamento, nonchè la messa in sicurezza, dei reparti del Presidio ospedaliero di Lagonegro (oltre19milioni di euro), il completamento dell’adeguamento strutturale, la vulnerabilità sismica, del Presidio ospedaliero di Venosa (11milioni di euro), l’adeguamento alla normativa antincendio degli immobili di proprietà dell’Asp (8milioni e 418mila euro) e via discorrendo.
Il documento da 141milioni di euro verrà ora inserito nel bilancio pluriennale di previsione da trasmettere, per l’approvazione, alla Giunta regionale di centrodestra a guida Bardi, entro novembre prossimo. Appalti e lavori pubblici sono elementi di un binomio che in Basilicata non sempre arriva a destinazione senza intoppi. Restando in casa Asp, per esempio, a distanza di oltre 1anno dalla prima pubblicazione, ancora non è stato indetta nuovamente, c’è stata una sentenza del Tar in merito che ha imposto adeguamenti al progetto, la gara da oltre 30 milioni di euro per l’affidamento dei servizi di soccorso sanitario con elicottero e di gestione, manutenzione ed assistenza antincendio presso le basi operative e le elisuperfici del sistema dell’emergenza-urgenza della Regione Basilicata.
Poi ci sono la politica e gli affidamenti di incarichi professionali, in quanto se pur presenti nell’organico Asp figure tecniche qualificate, le stesse possono risultare «oberate da un notevole carico di procedimenti» e di conseguenze l’Azienda deve pagare «professionisti esterni». Facilmente prevedibile che su buona parte dei lavori , centrosinistra e centrodestra, come già accaduto per esempio per gli interventi al “Madonna delle Grazie” di Matera, faranno a gara, litigando, per intestarsi la paternità delle opere. Ogni cosa a suo tempo. Per esempio, prevista per il Presidio ospedaliero distrettuale (Pod) di Lauria, casa-feudo dell’ex governatore Pittella, la nuova sala radiologica a “sandwich”, poiché i due magneti posti rispettivamente uno sopra l’altro sotto l’area di allocazione del paziente. Per la struttura in acciaio in adiacenza al Pod di Lauria, fabbisogno economico necessario «350mila euro». Nel novembre del 2018, legislatura di marca centrosinistra, il nulla osta, per realizzare la nuova sala radiologica a Lauria, all’utilizzo delle somme provenienti dalla compravendita del fabbricato “ex Clinica Nigro – Pellettieri” a Viggiano.
Adesso, però, spetta al centrodestra «confermare l’autorizzazione già rilasciata» dal centrosinistra. Ad ogni modo a breve l’attuale Giunta regionale di centrodestra riceverà il documento da oltre 141milioni di euro: tanto vale il programma triennale dei lavori pubblici 2021-2023 dell’Asp. Beghe politiche a parte, dato che tutti gli interventi sono finalizzati al «potenziamento delle attività sanitarie territoriali e sociosanitarie ambulatoriali e residenziali o in regime di ricovero e di quelle dei dipartimenti di prevenzione, attività che si svolgono in strutture extraospedaliere», il “tesoretto” dell’Asp da oltre 141milioni di euro dovrebbe apportare, come beneficio per i lucani, un notevole innalzamento della qualità delle cure mediche. Chissà, ogni cosa a suo tempo.