BENNARDI SINDACO ESUMA VALVANO

Domenico Bennardi è il nuovo sindaco di Matera: il Movimento 5stelle non ha semplicemente vinto, ma ha letteralmente surclassato il centrodestra.
Il “ribaltino”, dopo il 1° turni, dati i pochi voti di distacco, il neo sindaco pentastellato partiva da una posizione di inferiorità solo a livello matematico leggermente percettibile, si è trasformato in un ribaltone: Bennardi ha incassati più del doppio dei voti del suo rivale Sassone. La tornata del ballottaggio ha consegnato il seguente risultato: 18mila e 830 voti a 9mila e 50. Incredibilmente, ma anche se avesse mantenuto lo stesso risultato non sarebbe servito a nulla, Sassone ha lasciato sul campo dal 20-21 settembre circa mille e 500 voti rispetto agli oltre 10mila raccolti 2 settimane fa.
Come era facilmente intuibile comparando il dato Materano ad altre tornate elettorali degli ultimi anni, non soltanto in riferimento al livello delle amministrative, il Movimento 5stelle può vincere se evita l’arroccamento nell’ormai non più caposaldo guida del “mai con nessuno”. Le coalizioni ai pentastellati servono, e Bennardi una a sostegno della sua candidatura ce l’aveva. Proprio la stessa coalizione, di cui fanno parte i Socialisti insieme ai Verdi, avendo conquistato 20 seggi e scacciando lo spettro dell’anatra zoppa, dovrebbe consentire una solida maggioranza di governo locale per i prossimi 5 anni. A bocce ferme, terminati i tempi della promiscuità che hanno caratterizzato il mandato dell’ex sindaco De Ruggieri.Bennardi ha “esumato”, politicamente inteso, il socialista Valvano. Matera è quasi certamente, allo stato attuale, una prova tecnica, riuscita tra l’altro, di quanto si prospetta per le comunali di Melfi. L’asse socialisti-pentastellati sarà, secondo i calcoli, incentrato sulla candidatura a sindaco dell’ex consigliere regionale, decaduto dalla carica anzitempo per via dei ricorsi, vinti, alla Gustizia amministrativa da parte di Carlucci, Giorgetti. Il terzo elemento sarebbe Potenza, sede del Consiglio regionale. Non è un segreto che Valvano ambisca a uno “scranno” a via Verrastro. Strada facendo, avvenimenti futuri permettendo, la triangolazione si completerà, se avverrà realmente, con l’elezione alle regionali, sull’asse socialisti-pentastellati, dell’attuale sindaco Valvano.
Se a Potenza il leghista Guarente ce l’ha fatta al ballottaggio dell’anno scorso per poco più di 200 voti, per Sassone la partita del 2° turno è apparsa in salita sin da subito. Matera ha bisogno dei materani e il centrodestra di politici materani ne aveva davvero pochi per non dire nessuno. O riusciva il colpaccio al primo colpo, o sarebbe andata come è andata: sconfitta clamorosa senza appiglio e senza appello.
Se la politica fosse soltanto matematica, sembrerebbe che i circa 9mila voti in più incassati da Bennardi siano la somma dei 7mila del centrosinistra a trazione Pd più i 2mila di Italia viva con Braia che all’occorrenza ha creato “Matera 2029”.
Proprio l’attuale consigliere regionale Braia, è l’altra vittima illustre del Bennardi l’ammazza big.
Neanche un seggio in Consiglio comunale per la coppia formata da Braia con l’ex parlamentare Antezza.
Anche in questo caso il risultato appariva prevedibile sotto il profilo matematico. Il confronto è con i voti incassati da Braia alle scorse regionale: non un “patrimonio” elettorale tale da costituire premesse di gloria a Matera.
Quantomeno, non che l’alleanza sarebbe servita a ribaltare le sorti, Italia viva ha sottolineato l’inutile divergenza dal Pd che l’ha, invece, attesa fino all’ultimo momento per affrontare in coalizione il ritorno alle urne all’ombra dei Sassi. Il centrosinistra, però, è sopravvissuto e i suoi seggi, pochi, ce li ha: Italia viva no. A chiudere la lista dei “caduti”, il nome dell’ex assessore comunale Trombetta: dopo anni e anni di politica e deleghe, l’elettorale lo ha definitivamente bocciato. Anche per la sua lista, Liberi, alla casella seggi si riscontra il vuoto dello zero.