“TENDONI DEL QATAR INUTILI E OSPEDALI IN AFFANNO”
Polese (IV): «Quel monumento vuoto è uno schiaffo ai lucani»
«Mentre a Potenza, al centro del parcheggio grande dell’ospedale San Carlo, continuano a stanziare dei tendoni vuoti e torreggianti nella loro incompletezza e abbandono, l’Italia tutta comincia a vivere in piena emergenza per la seconda ondata da Covid. Anche in Basilicata iniziano a riempirsi gli ospedali normali». Lo dichiara il vicepresidente del Consiglio regionale della Basilicata, Mario Polese di Italia Viva secondo il quale: «Continuare a vedere quei tendoni vuoti, promessa di un ospedale da campo che doveva essere già pronto, inizia a essere davvero incomprensibile. Credo che sia il momento di non perdere più nemmeno un minuto e decidere cosa fare. Per il bene di tutti sarebbe opportuno smontare quelle strutture donate dal Qatar e destinarle a zone dove già in queste ore le strutture sanitarie tradizionali iniziano a essere in affanno. Continuare a vedere quel monumento alle scelte sbagliate è uno “schiaffo” che i lucani e gli italiani tutti non meritano».
Mario Polese riotrna dopo soli pochi giorni a rimarcare l’opera incompiuta che mai come in questa seconda ondata sarebbe servito ad alleggerire la situazione dell’emergenza sanitaria.
Giorni fa il consilgiere regionale di Italia Viva aveva fortemnete denunciato il suo abbandono, chiamando a raccolto l’intera stampa per dimostrare come l’opera nonostante sia arrivata a maggio e il montaggio a Potenza sia finito da diversi mesi (ma finito non è proprio la parola giusta), ad oggi non solo non ospita e non ha ospitato alcun paziente, ma non è neppure dotato dei letti, dei macchinari, degli arredi. Non c’è manco il pavimento. Insomma, è vuoto.
Per questo speiga Polese: «Bisogna evitare un rischio doppio: il primo di lasciare quei tendoni in quello stato e il secondo di utilizzare 2 milioni di euro di risorse destinate alla Basilicata per completare una struttura destinata ad accogliere malati da altri luoghi».
«Sarebbe il momento di agire inviando i tendoni dove realmente servono utilizzando le risorse economiche lucane per rafforzare i presidi sanitari già esistenti che hanno bisogno di essere potenziati», conclude il vicepresidente del Consiglio regionale Polese.
Il rischio è di tramutare il dono in un problema, dal momento che l’ospedale da campo, se non viene utilizzato in questa emergenza a cosa potrà mai servire? Di risposte al riguardo acora nessuna ma le sollecitazioni e le polemiche difficilmente si placheranno.