TRICARICO: IL C.O.C. DIMENTICATO
L’opposizione: “si ponga termine all’ostentazione della forza dell’arroganza; si cominci a fare politica, tessendo i legami coi cittadini”
Il ruolo della minoranza, in qualunque assetto politico democratico, quindi, fino a prova del contrario, anche nel comune di Tricarico, è quello di esercitare un controllo continuo e costante affinché la macchina amministrativa funzioni con sempre maggiore efficienza nell’interesse della collettività. Ed a questo principio, sancito dagli ordinamenti giuridici, in primis dal D. Lgs. n. 267/2000, Testo Unico degli Enti Locali si ispira e si ispirerà sempre la nostra azione di consiglieri comunali di minoranza: gli altri continuino a lanciare strali per offendere ma sappiano che il nostro scudo sono la conoscenza, la cultura, lo studio, la premura, l’attenzione ai bisogni della comunità, le loro armi sono l’arroganza, la prepotenza, la menzogna. E sappiano anche che il bugiardo viene sbugiardato dalla sua stessa bugia: ha scelto di dedicare solo un rapido passaggio per informare la popolazione sulla emergenza sanitaria in corso a Tricarico, per dedicarsi poi al solito sproloquio contro i consiglierei del C.R.D., condito con gesti più consoni ad un teatro di quint’ordine che ad un luogo istituzionale qual è il comune (anche se questa volta la trasmissione ha avuto una ulteriore location, dopo il divano di casa ci si è spostati altrove, sicuramente non nell’ufficio del sindaco).
In questa circostanza specifica il nostro ruolo è andato anche oltre: abbiamo fatto tornare la memoria a qualcuno, abbiamo svegliato dal letargo qualcun altro. Ebbene il COC: attivato con ordinanza sindacale n. 19 del 10 marzo 2020, firmata dal vice sindaco Matteo Martelli, quindi forse sfuggita al sindaco che in quei giorni si diceva in tribolazione continua per la “sua” comunità. Gli abbiamo ricordato che questo organismo è, o forse dovrebbe essere o essere stato operativo ininterrottamente dal 10 marzo scorso, anche in periodi di assoluta assenza di problematiche connesse alla diffusione del contagio. Ma ci chiediamo e chiediamo ai tricaricesi: qualcuno conosce i componenti di questo organismo? E soprattutto qualcuno conosce i riferimenti telefonici da contattare h 24 in caso di necessità per la situazione di emergenza sanitaria? Qualcuno conosce quali sono le azioni che sono conseguenti alla attivazione del COC e quali sono i soggetti che le pongono in essere? Provate a rintracciare l’ordinanza vecchia di sette mesi, non è più disponibile, naturalmente, all’albo pretorio, provate a contattare i numeri indicati: due sono numeri fissi riconducibili alle utenze due uffici comunali (quindi, se siete fortunati, vi risponderanno soltanto in orario di ufficio, escluso).
Poi trovate un numero di cellulare abbinato alla protezione civile “GRUPPO LUCANO”. E anche nei confronti di questo gruppo siamo riusciti, e non era nei nostri piani, a risvegliarli dal letargo in cui erano caduti in primavera, giacché l’ultimo bollettino epidemiologico del comune di Tricarico da esso gruppo pubblicato risale al 20 aprile 2020. Come d’incanto anche la protezione civile si è risvegliata il 19 ottobre, pubblicando un “Report riassuntivo covid-19”, riassuntivo dei totali positivi da marzo ad ottobre, colmando così la assoluta mancanza di informazione da aprile ad oggi, nonostante in questo arco di tempo si sono registrati a Tricarico ben 20 nuovi casi positivi. Eppure nella ordinanza marzolina fra i SERVIZI GARANTITI (pag. 3) al primo punto c’è proprio “informazione alla popolazione”; perché il Gruppo Lucano Tricarico ha tralasciato di fornire queste informazioni? E se, come leggiamo nel report suddetto, il COC è attualmente attivo, perché giovedì sera, 15 ottobre, quando oltre 200 persone erano in attesa di effettuare il tampone presso la palestra del liceo scientifico, il gruppo lucano Tricarico della protezione civile risultava assente? Perché il sindaco non ha fatto convenire in quel luogo i soggetti cui tali mansioni di assistenza alla popolazione sono affidate dal COC? Occorreva regolamentare ed organizzare al meglio la attività di screening e soprattutto gestire la attesa dei tanti cittadini anche preoccupati per quello che stava succedendo: quale altra situazione emergenziale, a parere del sindaco, sarebbe dovuta verificarsi per attivare il COC, ovvero per renderlo operativo sul campo e non su una carta di sette mesi orsono?
E allora si ponga termine a questa protervia del potere, si ponga termine all’esercizio del potere per blaterare e “bacchettare” il #CRD; si ponga termine alla ostentazione della forza della arroganza; si cominci a fare POLITICA; si cominci a ritessere i legami con i cittadini. Amministrare non significa comandare, urlare, lodarsi, sopraelevarsi su tutto e tutti. Amministrare significa porsi con umiltà e senso del dovere (non del potere) a servizio e per il bene della collettività, intesa come unità e come singoli, ciascuno portatore di bisogni, di valore e di idee, anche diverse da quelle di chi amministra.