PER I VIGILI DEL FUOCO NÉ TAMPONI NÉ SCREENING DALL’INIZIO DELL’EMERGENZA
I sindacati sollecitano la Regione: “Una categoria a rischio che va tutelata. Basta giocare con la sicurezza”
I coordinamenti e le segreterie regionali dei Vigili del fuoco della Basilicata di Cgil, Cisl e Uil sono molto preoccupati per la grave situazione sanitaria che attanaglia il Paese e la regione in merito all’emergenza epidemiologica Covid 19. Gli operatori dei Vigili del fuoco è dai primi mesi dell’emergenza che attendono ancora l’effettuazione dei tamponi.
Una prima richiesta al presidente della Regione è stata inoltrata a marzo ma da allora nulla è stato fatto. Solo a maggio c’è stato un screening sul personale del comando di Matera, poi più nulla.
«Inutile sottolineare il ruolo delle donne e degli uomini dei vigili del fuoco- aggiungono i rappresentanti sindacali, Cosentino, Scarangella e Verrastro, in prima linea non solo durante il lockdown e in relazione all’emergenza sanitaria, ma in tante emergenza che quotidianamente si verificano sul territorio. Visti i rapidi contagi che si stanno diffondendo nella nostra regione, siamo costretti a non sottovalutare la possibilità di un’improvvisa contaminazione tra i nostri operatori che, dovendo garantire il soccorso, hanno un alto tasso di probabilità di contrarre il virus, considerato anche lo stretto contatto con l’utenza cittadina a cui sono sottoposti».
«Pertanto, chiediamo di effettuare con urgenza a tutto il personale operativo, amministrativo, funzionario e dirigenziale, i tamponi, così da identificare gli asintomatici e i test sierologici, in modo da verificare un eventuale contatto con il virus.
Se il contagio interessasse molti operatori, la sicurezza e il soccorso pubblico sarebbero messi in seria difficoltà, con ripercussioni ulteriormente negative per il sistema sanitario lucano. Auspichiamo, anche con il coinvolgimento delle strutture sanitarie locali, che quanto richiesto sia reso operativo per il bene di tutti».