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DIGA DEL RENDINA: COLDIRETTI “QUALCOSA SI MUOVE”

Il presidente Antonio Pessolani: “Le nostre mobilitazioni e i nostri appelli hanno finalmente sortito l’effetto che speravamo”


“Le nostre mobilitazioni e i nostri appelli hanno finalmente sortito l’effetto che speravamo”. È il commento del presidente di Coldiretti Basilicata, Antonio Pessolani, all’annuncio del sottosegretario Margiotta, che “nei prossimi giorni sara’ firmata la convenzione tra la Direzione generale per le dighe e le infrastrutture idriche ed elettriche del Ministero delle Infrastrutture e il Consorzio di bonifica della Basilicata per l’utilizzo del finanziamento da un milione di euro, deliberato dal Cipe nel 2016, per la riqualificazione del complesso di strutture della diga Abate di Alonia, sul lago del Rendina, che da decenni versa in uno stato di abbandono”.

Pessolani ricorda come ” la diga del Rendina rappresenta da decenni uno dei simboli delle incompiute, mai decollata e che se, messa in esercizio, potrebbe irrigare oltre tre mila ettari di terreni e garantire quindi uno sviluppo dell’ortofrutta della zona. Lo sblocco di risorse da parte del Cipe ci auguriamo possa far partire i lavori così da garantire la disponibilità dell’acqua per uso irriguo in coerenza con le potenzialità del comprensorio, tra i più fertili della Basilicata ed il Governo regionale a sostenere tali interventi. Ma non solo. Per l’areale irriguo comprendenti i territori siti nei comuni di Palazzo San Gervasio, Banzi e Genzano – per Pessolani – è urgente accelerare gli interventi sul Marascione ed il Distretto G e sbloccare l’utilizzo delle dighe di Genzano ed Acerenza”.

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