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IL NULLA DI BARDI ED ESPOSITO

Tacco&Spillo

Non bastava lo sforamento degli oltre mille contagi ed i fatti drammatici della pandemia che si stanno susseguendo con un ordine malevolo ed incontrollato ad impensierire il pranzo dei lucani, ma serviva renderlo ancor più indigesto con la sfilata, in rai regionale, delle facce poco rassicuranti del napoletano Ernesto Esposito, dirigente della sanità e del sessantanovenne presidente della Basilicata, Vito Bardi, finalmente ritornato in presenza istituzionale dopo gli ozi senili degli ultimi giorni. C’è da dire subito che la fisiognomica comunicativa ed i toni tremolanti hanno sfruttato in comoda e furbesca deresponsabilità tutti gli effetti scenici della parola “faremo” con cui si è tentato di rattoppare le molte falle dell’emergenza sanitaria che pur ci sono nel numero e nella tempestività dei tamponi come nella perdurante assenza di un centro Covid o ancora nel ritardo dei vaccini e nella spesa per ogni contagiato, tra le più alte d’Italia. Eppure questo cicaleccio propagandistico e fallimentare, allestito senza dettagli di merito ne significazioni istituzionali tramortisce la virtù più forte e generosa che ha la Basilicata nella sua ostinata voglia di futuro. Dostoevskij ha scritto:“alcune volte il nulla è più seducente della libertà di coscienza”.

 

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