RENDINA AMBIENTE: «PROGETTO DI BONIFICA EFFICACE, IN ATTESA DEL DECRETO REGIONALE PER AVVIARE I LAVORI»
Ex Fenice di Melfi, l’azienda ha risposto alle parole del sindaco della città federiciana sulla questione: la palla ora a via Verrastro
MELFI. Dopo l’intervento del sindaco Valvano in merito al progetto di bonifica dell’Ex Fenice, Rendina Ambiente ha ieri ricordato che ha «completato e trasmesso nel giugno 2019 il progetto definitivo relativo agli interventi proposti per bonificare l’area, ed è in attesa della sua approvazione per poter avviare le attività. A valle della trasmissione del progetto definitivo ha dichiarato l’azienda è proseguito il dialogo con gli Enti partecipanti alla Conferenza di Servizi con ulteriori valutazioni e risposte; tra queste, si evidenzia quella dello scorso 2 luglio, nella quale l’azienda ha risposto puntualmente e tecnicamente ai pareri di ISPRA, ARPAB e Comune di Melfi con una relazione dettagliata comprovante l’efficacia del progetto, in vista della Conferenza dei Servizi tenutasi il 21 luglio». «Nella relazione prodotta e in Conferenza di Servizi, è emerso che ISPRA ha espresso parere favorevole relativamente ai diversi interventi previsti dal progetto con l’eccezione di una sola attività (bonifica ‘Sorgente B’), per la quale ISPRA ha proposto un intervento alternativo a quello prospettato dall’azienda.
Si è altresì chiarito ha sottolineato l’azienda che l’esercizio dell’impianto non interferisce in alcun modo con gli interventi in progetto e che, per una delle attività di bonifica, il funzionamento dell’impianto è addirittura sinergico alla stessa. Inoltre, già qualche giorno prima della Conferenza di Servizi del 21 luglio era pervenuto anche il parere della Provincia di Potenza, favorevole all’intero progetto con la proposta di alcune prescrizioni da mettere in atto; la società, quindi, ha svolto ulteriori approfondimenti in merito alla fattibilità tecnica di tali richieste, formulando a sua volta alcune proposte per la loro applicazione al fine di poter avviare quanto prima le attività di bonifica».
«Per quanto riguarda i parametri segnalati da ARPAB relativamente ad alcuni pozzi di monitoraggio delle acque sotterranee dell’impianto, si precisa che essi sono noti da tempo agli enti partecipanti alla Conferenza di Servizi e che sono stati oggetto di valutazione nell’ambito della CdS. La contaminazione residua delle acque di falda riconducibile agli eventi accertati nel 2009, quando fu avviato il procedimento che terminerà con il Decreto di bonifica sarà rimossa con l’attuazione degli interventi in progetto. A questo punto, la Regione Basilicata è ora in possesso di ogni elemento per la valutazione finale del progetto e per autorizzare l’avvio dei lavori di bonifica, che tutti auspicano possa avere inizio al più presto» ha concluso Rendina Ambiente.