DALL’OSPEDALE DI MATERA L’APPELLO DEL MANAGER DI ACHILLE LAURO: «SERVONO INFERMIERI»
Angelo Calculli dopo giorni in Terapia Intensiva racconta in un videomessaggio le carenze a cui sta facendo fronte il Madonna delle Grazie
MATERA. Ha lanciato l’appello dal suo letto dell’ospedale di Matera, chiedendo alla politica di aiutare il reparto Covid del Madonna delle Grazie. «Mancano attrezzature e infermieri» ha detto in un video subito diventato virale sui social Angelo Calculli, il manager e produttore del celebre cantante Achille Lauro.
Le condizioni di Angelo Calculli sono migliorate, dopo essere stato ricoverato anche nel reparto di Terapia intensiva: nel video ringrazia i medici per avergli salvato la vita ma lancia un appello alla politica lucana per potenziare la struttura sanitaria della città dei Sassi. «Aggiornamento dall’ospedale di Matera. La mia condizione è molto migliorata ma è quella di questo reparto che non è migliorata. Sono in una stanza dove devo cercare di fare tutto da solo. Da ieri non ho avuto alcun tipo di assistenza infermieristica. Purtroppo questi poveretti sono oberati di lavoro.
Qui arrivano un mare di ricoveri ma nessuno aveva pensato al materiale umano. Nessuno aveva pensato che occorrevano più infermieri e più materiale. Ci sono problemi di ogni tipo di assistenza anche per chi ha la necessità semplicemente di essere lavato, perchè ricordiamoci che il Covid è molto collegato all’igiene. Quindi chiunque può aiutare questo reparto dall’esterno lo faccia. Diamogli una mano in qualsiasi modo possibile. Matera ha un ospedale con potenzialità enormi, a me infatti hanno salvato la vita. La loro Terapia intensiva è un modello di eccellenza, però la sanità lucana deve far sentire il malato accaduti e considerato. Non si può non investire in questa struttura.
Le Istituzioni non lo capiscono. Io cerco di dare il meno fastidio possibile perchè so che qui ci sono altre persone più bisognose. Il personale è premuroso e accogliente ma bisogna fare di più per loro e per tutti i pazienti. l mio appello è rivolto a chi può fare qualcosa e invece continua a gaurdare senza fare nulla», queste le parole di Calculli.