BASILICATA ARANCIONE, BARDI ROSSO
Tacco&Spillo
Non sappiamo se lo stato di salute e di efficienza del presidente della Regione Vito Bardi sia proporzionato alla sua pur avanzata età, ma che la sua vista sia stata corta e perfino daltonica, scambiando con la solita approssimazione l’arancione col giallo che ora l’ordinanza del ministro Speranza rimette in ordine e a garanzia della salute dei lucani, sempre più strapazzati dalla sua verbosità inconcludente e dalla sua incosciente filosofia del “tutto sotto controllo” nonostante il campo lungo d’inadempienze sulle RSA, sulle USCO, sui tamponi, sui posti di terapia intensiva, sulle strutture Covid, sui vaccini influenzali. Eppure nemmeno nella fase più impegnativa dell’innesco della seconda ondata pandemica si è rinunciato all’esibizione fatua di vaniloqui istituzionali con cui si sono sfidati Leone, Esposito, Bardi e lo stesso commissario del San Carlo, Spera i cui rimedi salvifici hanno per ora riempito il solo cestino degli annunci e che ora dovrebbero quantomeno mostrare il pudore rosso della vergogna. Il cambio di colore riporterà in terra lucana anche gli astronauti lunari del centrodestra, Tommaso Coviello e Gianni Rosa, celebratori della Basilicata in giallo. Canticchiava Giorgio Canali “sarà che forse sono daltonico, ma devo dire che questo cielo, invece di essere sempre più blu, a me sembra sempre più nero”.