CORONAVIRUS, FIALS MATERA ANNUNCIA STATO DI AGITAZIONE DIPENDENTI ASM
“Il nostro intervento si è reso necessario per far emergere lo stato di malessere e di tensione in cui vivono e lavorano i dipendenti della Asm, soprattutto delle strutture di Matera, Policoro e Stigliano dove l’emergenza è maggiore”
Il segretario generale Fials Matera Gianni Sciannarella e il segretario aziendale Marco Bigherati comunicano che è stata inviata una nota con la quale viene proclamato lo stato di agitazione dei dipendenti Asm. Di seguito le motivazioni nella nota integrale.
“Il nostro intervento si è reso necessario per far emergere lo stato di malessere e di tensione in cui vivono e lavorano i dipendenti della Asm, soprattutto delle strutture di Matera, Policoro e Stigliano dove l’emergenza è maggiore. La Asm ha avuto sei mesi di tempo per elaborare un piano per fronteggiare la nuova ondata di contagi che sarebbe arrivata in autunno, come previsto, ma in tutto questo tempo nulla o quasi nulla è stato fatto ed oggi ci ritroviamo a rincorrere una situazione che doveva essere gestita meglio.
Noi come sindacato dallo scorso mese di marzo avevamo sollevato la necessità di sottoporre a screening periodo e continuato mediante somministrazione di tampone a tutti i lavoratori per monitorarne lo stato di salute ma i vertici Asm ci hanno sempre risposto che non era necessario. Oggi leggiamo comunicati stampa che parlano del contrario ma nel ultimo documento di valutazione del rischio si parla solo di un numero ristretto di personale da sottoporre a tampone.
Chiediamo inoltre all’Asm di provvedere urgentemente alla assunzione di personale medico, infermieristico e oss perché è impensabile che ci siano voluti 10 mesi per inviare i telegrammi per assumere infermieri a tempo determinato e speriamo invece che la Asm velocizzi le procedure per la valutazione dei candidati alla mobilità regionale ed extra regionale per fronteggiare la carenza negli ospedali di Matera e Policoro dove le sale operatorie sono in affanno. Inoltre chiediamo che vengano individuati percorsi chiari e divisi tra pazienti Covid e non Covid e chiediamo che le attività di routine ambulatoriali e radiologiche possano essere eseguite nelle strutture territoriali per decongestionare gli ospedali per acuti.
Considerando il notevole aumento di contagio tra gli operatori sanitari chiediamo di avere chiarezza e sicurezza sui DPI in uso e chiediamo che tutti i reparti ne vengano dotati in numero sufficiente perchè è evidentemente che vi è una carenza importante anche di guanti monouso. Alla dirigenza Asm chiediamo un intervento urgente perché i lavoratori della Sanità si sentono abbandonati dalle istituzioni, si sentono schiacciati tra l’incudine e il martello e nell’ambiente di lavoro vige ormai un senso di sconforto e rassegnazione. Ci chiediamo inoltre a che punto è la preparazione del famigerato ospedale da campo. Attendiamo risposte ai nostri quesiti”.