IL DECRETO RISTORI È IN GAZZETTA UFFICIALE
“Parlo quindi di ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, ma anche teatri, cinema, palestre e piscine, solo per citarne alcuni”
Il Decreto Ristori
Il Consiglio dei Ministri del 27 ottobre ha approvato il cd. “Decreto Ristori” (Decreto-legge 28 ottobre 2020, n. 137) che introduce ulteriori misure urgenti per la tutela della salute e per il sostegno ai lavoratori e ai settori produttivi, nonché in materia di giustizia e sicurezza connesse all’epidemia da COVID-19.
“È un decreto che vale complessivamente oltre 5 miliardi di euro che saranno utilizzati per dare risorse immediati a beneficio delle categorie degli operatori economici e dei lavoratori che sono direttamente o indirettamente interessati dalle misure restrittive di questo ultimo Dpcm”, ha detto il Presidente Conte durante la conferenza stampa con i Ministri Gualtieri e Patuanelli. “Parlo quindi di ristoranti, bar, pizzerie, pasticcerie, gelaterie, ma anche teatri, cinema, palestre e piscine, solo per citarne alcuni”, ha proseguito il Presidente.
“È un decreto contrassegnato da rapidità semplicità ed efficacia”, ha sottolineato il Ministro Gualtieri. “Siamo consapevoli che le misure restrittive rese necessarie dall’evoluzione della curva epidemiologica hanno anche costretto molti esercenti, molte categorie economiche a cambiare repentinamente i loro piani, le loro prospettive e, quindi, abbiamo scelto le modalità più semplici, più rapide di ristoro e abbiamo anche deciso di rafforzare queste misure rispetto al passato”.
“Con il Decreto Ristori abbiamo stanziato 2,4 miliardi a fondo perduto. In pochissime ore e con un confronto serrato e costante con le associazioni di categoria più coinvolte in questa delicatissima fase, abbiamo ottenuto una misura rapida ed efficace che riguarda 460 mila attività produttive”, ha dichiarato il Ministro dello Sviluppo economico Stefano Patuanelli.
Il decreto-legge interviene infatti con uno stanziamento di 5,4 miliardi di euro in termini di indebitamento netto e 6,2 miliardi in termini di saldo da finanziare, da destinare al ristoro delle attività economiche interessate, direttamente o indirettamente, dalle restrizioni disposte a tutela della salute dal Dpcm 24 ottobre 2020, nonché al sostegno dei lavoratori in esse impiegati.
Di seguito alcune delle misure:
- Contributi a fondo perduto
- Proroga della cassa integrazione
- Credito d’imposta sugli affitti e cancellazione della seconda rata IMU
- Indennità per i lavoratori stagionali, sport e spettacolo
- Reddito di emergenza