STABILIZZAZIONI, LA REGIONE PUBBLICA IL BANDO DIRETTO A 112 FUNZIONARI
Il governatore della Basilicata Vito Bardi: «Cancelliamo il precariato, ridiamo dignità e certezze di lavoro»
Continua la “stagione dei concorsi” in Basilicata. Nel rispetto degli impegni assunti dal governo Bardi, è stato pubblicato sulla Gazzetta ufficiale e sul Bur speciale n. 103 del 13 novembre 2020 il bando di concorso per l’assunzione, a tempo indeterminato e parziale, di 112 funzionari di categoria D1 riservato a coloro che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge Madia. Con la delibera 906 del 13 dicembre 2019 il governo regionale ha approvato il Piano triennale dei fabbisogni, dove oltre ai concorsi per le 112 unità sono previste ulteriori 98 assunzioni tramite concorso pubblico di prossima pubblicazione a cui potranno partecipare i giovani lucani. Con questo avviso si dà una risposta a tutti coloro che per anni hanno vissuto nel precariato, vedendosi rinnovare di anno in anno contratto temporanei che non davano alcuna certezza per il futuro. «Questo governo – ha detto il presidente Bardi – cancella dalla Regione il precariato, dando certezza ai tanti che hanno maturato i requisiti previsti dalla legge di avere un lavoro stabile, sicuro e la dignità di essere inseriti in un contesto lavorativo a pieno titolo. Questa è la risposta che il governo regionale mette in campo nel settore dell’impiego pubblico, alla quale si aggiunge il concorso già indetto da Arpab per 80 unità. A questi seguiranno quelli che verranno indetti nel comparto sanità. Sono orgoglioso – ha continuato Bardi – di aver ristabilito il principio che nella pubblica amministrazione si entra tramite concorso pubblico. Una pratica che nella Regione Basilicata era stata oramai cancellata. L’impegno del governo regionale non si ferma alla sponda pubblica. Stiamo lavorando alacremente per rafforzare il sistema delle imprese in Basilicata, che per noi costituisce un’ulteriore certezza per il mondo del lavoro. Ecco perché tra le varie scelte strategiche che abbiamo posto in essere, c’è quella di investire le risorse rivenienti dalle compensazioni ambientali del petrolio per lo sviluppo di un’impresa sostenibile no oil». Gli interessati hanno trenta giorni di tempo per presentare la domanda.