118, AMBULANZE IN FILA PER ORE DAVANTI AGLI OSPEDALI
Una situazione che va aggravandosi di giorno in giorno, con un pressing sempre più forte sui reparti d’emergenza
Pur prendendo atto degli sforzi delle direzioni aziendali delle principali Aziende Sanitarie e Ospedaliere, FP CGIL, CISL FP e UIL FPL non possono fare a meno di segnalare una situazione che va aggravandosi di giorno in giorno, con un pressing sempre più forte sui reparti d’emergenza. Il carico di lavoro del 118 e dei PSA è impressionante; le chiamate sono continue, ma le ambulanze incominciano ad essere costrette a mettersi in coda per ore davanti agli Ospedali di Potenza e Matera, in attesa che i pazienti vengano presi in carico.
Dal capoluogo vengono segnalate scene di ambulanze in fila per ore fuori dal pronto soccorso del San Carlo con i pazienti a bordo in attesa di essere ricoverati. Sono scene documentate anche da video girati da alcuni cittadini che diffondono le immagini attraverso pagine social per raccontare quanto si sta vivendo in regione. Insomma, la seconda ondata della pandemia è arrivata e si sta mostrando, se possibile, più aggressiva del previsto mettendo a nudo criticità, non nuove, ma che bisognava assolutamente affrontare. Carenze di personale, ospedali scollegati dai servizi territoriali, dipartimenti di prevenzione mai potenziati. Le assunzioni effettuate, purtroppo, non risultano assolutamente sufficienti rispetto alle reali necessità organizzative.
L’epidemia ha messo a nudo la frammentazione della sanità regionale tra medicina territoriale (medici di base, assistenza domiciliare e ambulatori) e strutture ospedaliere. Anzi, per dirla tutta, la scarsa integrazione Ospedale e Territorio si è rivelata il punto debole della politica sanitaria. I medici di base, immaginiamo con poche protezioni e direttive, non hanno assistito i pazienti, limitandosi all’assistenza a distanza, con il risultato, che gli stessi pazienti, si sono riversati nei pronto soccorso ospedalieri, attraverso il 118. Se a questo si aggiunge l’umore dei lavoratori che è sotto i piedi per un alto numero di contagi tra il personale sanitario, per gli incentivi Covid non retribuiti e per i turni di lavoro massacranti, allora è evidente che qualcosa non ha funzionato. FP CGIL, CISL FP e UIL FPL chiedono quindi alle Aziende Sanitarie di Potenza e Matera di mettere in atto misure volte alla sicurezza di tutti i lavoratori e di tutti gli utenti della sanità regionale, in questa fase emergenziale.