LA SCUOLA IN ROSSO
Tacco&Spillo
Dobbiamo ancora una volta ringraziare il tgr per averci offerto un’altra perfomance di Vito Bardi in cui campeggia nella sua principale qualità di vuotaggine istituzionale e di cui non ha eguali tra i governatori d’Italia. La lezioncina televisiva sui lucchetti messi alla scuola e disposta, peraltro, con ordinanza in pausa domenicale a Posillipo, ha finito anche per smascherare la cantilena propagandistica del trio sanitario Leone-Esposito-Bardi sulla situazione lucana “non allarmante e sotto controllo” che pur rimane la pietra tombale della loro saltellante responsabilità di governo, soprattutto nel probabile scivolamento epidemiologico in zona rossa. Fuori dagli alibi, c’è da dire che sono stati i colori della scienza medica a tinteggiare in arancione tendente al rosso, il giallo prematuramente celebrato dal centrodestra e non già il ministro Roberto Speranza alle prese con le nevrosi amletiche di sinistri commissari alla sanità calabrese. Eppure la scuola, comunità educante di alunni, docenti e genitori avrebbe meritato di avere maggiori possibilità di tenuta con un merito organizzativo su tamponi, tracciamento, trasporto pubblico, digital divide. Ha scritto Massimo Gramellini:“la scuola serve per gestire un sentimento, smascherare un ciarlatano”.