COVID-19, IL COMUNE DI TOLVE PROMUOVE LO SCREENING DRIVE-IN
Lo rende noto, in un comunicato, il sindaco di Tolve, Pasquale Pepe
“Il Comune di Tolve, in accordo e con la consulenza tecnica della Task force coronavirus regionale e della Direzione generale dell’Assessorato alla Salute della Regione Basilicata, ha impegnato propri fondi del bilancio comunale per l’acquisto di 300 kit per l’esecuzione di tamponi orofaringei del tipo antigenico, approvati dal Ministero della Salute come metodica di screening per l’individuazione del virus Covid-19”. Lo rende noto, in un comunicato, il sindaco di Tolve, Pasquale Pepe.
“Le operazioni di questa prima fase di screening – spiega – saranno affidate alla Croce Rossa Italiana e, in particolare, al Comitato Valle del Trono, che in collaborazione con altre associazioni di volontariato effettuerà i tamponi in modalità drive-in. L’esecuzione e la lettura del test saranno affidati a personale infermieristico e medico qualificato ed esperto in questo tipo di attività”.
Gli esami inizieranno “domenica 22 novembre, dalle 9:00 di mattina, in piazzale Aldo Moro e si proseguirà anche nel pomeriggio. La priorità – dice Pepe – sarà data ai cittadini esposti quotidianamente al pubblico sul territorio comunale, ovvero forze dell’ordine, volontari impegnati nell’emergenza Covid-19, gestori e dipendenti di esercizi commerciali e alimentari, farmacie, parrucchieri, centri estetici passando poi ai dipendenti comunali e di altri uffici e a quanti dovessero avanzare ragioni di necessità nel sottoporsi al tampone. La giornata del 22 novembre sarà una sorta di prova generale per poi allargare lo screening ad una fetta più estesa della popolazione, anche individuando un componente per nucleo familiare. Mentre, al momento, viene tralasciata la popolazione scolastica perché il monitoraggio sanitario è già previsto dalla Regione Basilicata”.
Lo scopo dello screening su larga scala “è l’individuazione, per quanto possibile, di eventuali positivi asintomatici al Covid-19 – aggiunge il sindaco di Tolve – che non avendo sintomi potrebbero continuare a diffondere il virus senza la possibilità di essere individuati. Il test, nello specifico, ha una sensibilità del 90% ed una specificità del 98%. Vale a dire che ha un’elevata capacità di individuare soggetti portatori della malattia e un basso rischio di fare emergere falsi positivi e falsi negativi. Il risultato viene espresso con lettura strumentale alla presenta di un biologo e si ottiene in un tempo di 15 minuti circa. Si rappresenta che la negatività al test comunque non deve far abbassare la guardia e persistono sempre le regole di distanziamento sociale, l’uso corretto della mascherina che copra naso e bocca e la disinfezione frequente delle mani”.