IN RICORDO DEL TRAGICO TERREMOTO DEL 1980 CHE COLPI L’IRPINIA E LA PARTE NORD DELLA BASILICATA
Sono passati 40 anni dal tragico terremoto che colpi l’Irpinia (Campania) e la parte nord della Basilicata il 23 novembre 1980
Sono passati 40 anni dal tragico terremoto che colpi l’Irpinia (Campania) e la parte nord della Basilicata il 23 novembre 1980. La Federazione Lucana e la Federazione Campana in Svizzera un minuto dopo il tragico terremoto, le due Comunità unite, sostenute anche dall’impegno e dalla solidarietà della Comunità Italiana in Svizzera coordinata dal Comitato Nazionale d’Intesa (CNI) si prodigarono per un forte impegno a favore delle nostre comunità colpite dal terremoto. Per ricordare questo 40esimo anniversario era nostra intenzione come Federazione Lucana e Campana in terra Elvetica organizzare un Convegno per non dimenticare, invitando i testimoni di quel tragico evento che hanno vissuto quel dramma sulla propria pelle e raccontare con le loro testimonianza dal vivo, di quei tragici momenti del terremoto, dei giorni e mesi che seguirono, fino ad arrivare ai giorni nostri. Invitare anche le nostre Autorità di allora e quelli di oggi, anche se, sono passati 40 anni, ahimé tante ferite non sono state ancora mai rimarginate. Anche se, causa covid, se in questo momento il citato convegno non è stato possibile realizzarlo e il caso di dire che, è solo rimandato a tempi migliori. Questo non vuol dire, che come Lucani e Campani ci siamo dimenticati del tragico evento dei nostri territori e della nostra gente. Infatti, per far sentire la nostra presenza ricordiamo il tragico evento con il presente comunicato. Con questa ambia, ma doverosa premessa, mi/ci introduce nel vivo dei ricordi, sia per chi ha vissuto in prima persona sia per chi ne ha solo sentito parlare nei racconti dei propri genitori e nonni. I presenti ricordi possono essere sintetizzati come segue: mentre i nostri famigliari e corregionali stavano vivendo il dramma del terremoto sul territorio, noi in Svizzera un minuto dopo il tragico evento, come ricordato nella premessa, la Comunità Lucana e Campana coadiuvati dai due storici Presidenti di Federazione: Paolo Melillo (Lucano) e Salvatore De Simone (Campano) con l‘ausilio e il sostegno del Comitato Nazionale d’Intesa (CNI) in breve tempo parti una campagna di sensibilizzazione di soccorsi immediati, cosi nell’arco di pochi giorni, partirono dalla Svizzera dei camion pieni di beni di prima necessità per le popolazioni terremotate. Tutto cio` fu anche possibile, grazie alla generosità del Popolo Elvetico. In quelle ore e giorni post-terremoto, sia per chi l’ho viveva sul territorio, sia chi lo viveva a distanza, capimmo subito, che la tragedia era di proporzione elevata. Visto che parliamo degli anni ottanta, dove, comunicare e prendere la linea come comunemente si diceva all’ora, non era un’impresa facile. Infatti, tanti di noi impiegammo giorni prima di avere notizie dei nostri cari, tanti invece decisero di partire per i propri paesi d’origini la stessa sera pur di aiutare e sostenere fisicamente e moralmente in prima persona i propri famigliari e non solo. In quei momenti tragici anche la temperatura smise di essere clemente con le popolazioni Lucana e Campana, la temperatura scese drasticamente, passo` bruscamente dalle belle giornate dei giorni pre-terremoto a giornate fredde e piovose del post-terremoto, addirittura nei paesi di montagna cadde anche la neve. Percio` oggi, con il presente comunicato, l’obiettivo e quello di ricordare e lasciare tracce di quell’evento biblico, soprattutto nelle generazioni nate post-terremoto, lasciando immaginare loro, il dramma che le popolazioni residente vissero in quei giorni e mesi post-terremoto. Mentre le immagini di repertorio che in tanti di noi della generazione pre-terremoto, sono rimaste impresse nella mente, quali testimoni vicini e lontani di quella tragedia, sono la solidarietà incondizionata del mondo intero, compreso le immagini o meglio dire l’abbraccio dell’allora Presidente della Repubblica Italiana Sandro Pertini, che porto` il suo calore in una visita alle popolazione colpite dal terremoto. Cosi come l’abbraccio e la vicinanza di Papa Giovanni Paolo II, che come il Presidente Pertino nei giorni seguenti visito` i luoghi del disastro. Ritornando sul fronte Svizzero, non passo` neanche una settimana, che il 29 novembre 1980 l’allora S.E. l’Ambasciatore Dottor Rinieri Paulucci di Calboli sensibile al tragico evento, convoco` presso l’Ambasciata Italiana di Berna le due Federazioni interessate e i responsabili del mondo dell’emigrazione Italiana in Svizzera, coordinato dal Comitato Nazionale d’Intesa (CNI) per costituire il Comitato Pro Campania e Basilicata. Comitato con lo scopo di rappresentare un punto di riferimento Istituzionale, come l’immediata urgenza, incarnata dalla raccolta di beni di prima necessità da far arrivare sul territorio prima possibile, in vista dell’immediato inverno che era alle porte. Il Comitato Pro Campania e Basilicata come principio si propose anche di guardare alle prospettive future di quei territori colpiti dal terremoto. Il Comitato, come detto presieduto dallo stesso Ambasciatore S.E. Rinieri Paolucci di Calboli, da un funzionario della stessa Ambasciata con la mansione di Segretario, dai rappresentanti delle due Federazione Lucana e Campana, nonché da rappresentanti del C.N.I. Il Comitato raccolse una ragguardevole somma in Franchi Svizzeri, di comune accordo l’intero Comitato, con la somma raccolta, decise di finanziare quattro cooperative sul territorio, con l’intento di creare futuro e posti di lavoro per la popolazione residente, tre in Campania una in Basilicata. Per qualche anno hanno funzionato a gonfie vele, poi un po` causa la fine dell’entusiasmo iniziale, un po` la pesante burocrazia Italiana, che ci trasciniamo ancora oggi, ha fatto il resto, cioè la fine delle cooperative. Il Comitato dopo aver portato a termine l’impegno che si era proposto, che è stato quello di dover saldare gli impegni finanziari con le cooperative, nell’ottobre del 1983 convoco` una conferenza stampa. S.E l’Ambasciatore Italiano a Berna Dottor Rinieri Paolucci di Calboli, esuditi gli impegni presi, comunico` la chiusura del Comitato Pro Campania e Basilicata. Le cose da ricordare sono tante, sicuramente potremmo scrivere un libro, il materiale non ci manca di certo su questo tragico evento tellurico, pero` il nostro obiettivo non è scrivere un libro, ma sinteticamente quello di non dimenticare, per ricordare e lasciare in eredità alle nuove generazioni date indimenticabile che hanno segnato la storia dell’Italia, in questo caso della Basilicata e Campania. Infine è doveroso ricordare, che il Consiglio Federale prese la decisione di rilasciare diversi permessi di soggiorni speciali per venire incontro alla popolazione delle due aree terremotate, sia per il ricongiungimento dei famigliari anziani, sia per i giovani studenti e non solo, per lavorare in terra Elvetica, per un periodo di tempo limitato, destino ha voluto che, molto di loro sono rimasti definitivamente in questo paese. Ricordare questo importante e sentito anniversario è l’occasione, si spera che lo sia, cioè l’inizio di una nuova era per le nostre Associazioni e Federazioni, nel sollecitare le nuove generazioni a continuare il cammino di queste storiche istituzioni, che noi e chi prima di noi, abbiamo/hanno fatto la storia della stessa Svizzera, dell’Italia e dei nostri territori. Il presente comunicato è stato coordinato e redatto della Federazione Lucana in Svizzera per tramite del Presidente in carica Ticchio Giuseppe.