LE FOTO DI BERNOUD DEL TERREMOTO DEL 1857
Lettere lucane
In questi giorni si è ricordato in ogni dove il quarantennale del terremoto del 1980, sul quale sono stati realizzati libri, documentari e speciali giornalistici. Ovviamente il ricordo è ancora vivo, perché la memoria di questa sciagura è ancora diretta, a differenza dei terremoti lucani più remoti, come quello del 1930 o del 1857, tra i più devastanti del XIX secolo. Proprio quest’ultimo ha calamitato nell’ultimo periodo la mia attenzione, soprattutto perché significò un trauma profondo per Montemurro, che perse in un colpo solo circa 4.000 persone su 7.500 abitanti. Quel terremoto rase letteralmente al suolo un’infinità di case e casupole tra Vallo di Diano e Val d’Agri, poiché il sisma fu di magnitudo 7.1, diventando una sorta di prova generale della moderna comunicazione di fronte a una sciagura catastrofica. Forse pochi lo sanno, ma su quel terremoto fu realizzato quello che potremmo definire il primo reportage fotografico della storia. Alla corte dei Borbone, infatti, operava Alphonse Bernoud (1820-1889), un importante fotografo francese che, appresa la notizia del disastro a Napoli, decise di raggiungere le zone terremotate. Le foto di Bernoud uscirono a Parigi su “L’Illustration” il 9 gennaio del 1858, accompagnate da una corrispondenza di Marc Monnier; e uscirono a poco meno di un mese dal sisma, che era avvenuto il 16 dicembre del 1857. Inutile dire che si tratta di fotografie eccezionali, di enorme importanza documentale. In seguito, il terremoto del 1930 fu testimoniato dai servizi dell’Istituto Luce, mentre quello del 1980 da un’infinità di servizi giornalistici e televisivi. Ma la prova generale della moderna comunicazione, ripeto, avvenne nel 1857, anche se all’epoca i soccorsi erano di fortuna e le notizie si muovevano con lentezza. Tuttavia, grazie alle foto di Bernoud, di quel terremoto riusciamo ad avere ancora oggi un’esatta memoria visiva.