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MATERA, DONNE IN POLITICA. LICCHELLI: «PER TUTTE È IMPORTANTE FARE SQUADRA»

Intervista al vicecommissario provinciale dell’Udc di Matera: dal mondo del lavoro, al ruolo della famiglia sino alla pandemia

Di recente nominata vice commissario provinciale dell’ UDC di Matera in un momento impegnativo del suo percorso politico, Mariella Licchelli, condivide le sue esperienze e idee come imprenditrice e donna materana impegnata in politica. La prima riflessione sul suo nuovo incarico. «Ho scelto di aderire all Udc perché è un partito che ha una storia antica, un partito di centro, di moderati e visto che l’ultima campagna elettorale ha avuto toni aspri penso che sia arrivato il momento di riflettere un attimino e di considerare che la politica va fatta in maniera più moderata».

Il ruolo delle donne in politica? «Ritengo che il ruolo delle donne in politica debba crescere in maniera esponenziale; troppe volte sono state messe da parte per cui l’obiettivo è quello di coinvolgere quante più persone possibili anche uomini ovviamente e soprattutto donne che desiderino fare politica in un determinato modo; questo è lo scopo che ci siamo prefissati per cui come dire l’appello che io rivolgo a tutte perché ci sono spazi e c’è la possibilità e la volontà di crescere e di sperare che qualcosa di nuovo e di migliore cambi per la città, per il territorio e per la Basilicata intera». Da imprenditrice ha sicuramente subito danni a causa del Covid.

«Stiamo soffrendo, stiamo davvero soffrendo in questo momento!». La sua analisi su quello che lo Stato e la Regione hanno fatto nei confronti dell’imprenditoria. «Una parte la si è fatta però sono convinta che tanto altro si possa ancora fare senza escludere nessuno, senza per esempio pensare ai codici ateco ma pensare proprio all’intero tessuto imprenditoriale perché in fondo le piccole partite iva sono quelle che reggono l’attività economica in tutta Italia e quindi escluderle non mi sembra assolutamente normale.

Quindi dico che il governo almeno per quello che mi riguarda non sta operando nel miglior modo possibile, ciò nonostante siamo fiduciosi e aspettiamo tempi migliori». Lo smart working come ha cambiato la sua vita familiare e lavorativa. «Io personalmente mi ritengo fortunata sotto questo aspetto nel senso che nel mio caso specifico mio figlio ha una sua postazione internet per cui non ci sono problemi ma mi immedesimo in quelle donne e mamme lavoratrici che devono utilizzare un unico apparecchio e soddisfare le esigenze lavorative piuttosto che scolastiche dei propri ragazzi; quindi piuttosto che spendere soldi inutili per i banchi con le rotelle probabilmente la ministra Azzolina bene avrebbe fatto a potenziare la comunicazione tra la scuola e quindi gli studenti senza pesare sullo smart working delle mamme perché tante famiglie purtroppo vivono situazioni disagiate. La scuola non è un parcheggio ma è la formazione dei nostri figli i futuri cittadini di questa comunità».

Una cosa importante di cui la città dei Sassi adesso ha bisogno? «Beh!, veramente ha bisogno di tante cose ma se ne dovessi scegliere una, la prima è una città pulita cosa che purtroppo non è!». Si riferisce ai problemi della raccolta differenziata? «Ereditiamo dalla gestione passata uno sfacelo totale quando invece si sarebbe potuto fare molto molto di più per la città, per il decoro senza dover vedere questi mastelli quando piove se ne vanno per conto loro, senza che nessuno soprattutto nelle periferie venga a raccoglierli. Sinceramente non credo che l’attuale amministrazione sia in grado di poter risolvere questi e altri problemi».

Che messaggio dà alle altre donne imprenditrici? «Sicuramente che bisogna tener duro. Questo é un momento veramente particolare in cui fare squadra penso possa dare risultati migliori. Sì, per tutti anzi per tutte fare squadra è una cosa veramente importante».

 

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